Omicidio di Cerciello Rega, un testimone: "Il carabiniere mi mostrò il tesserino"

Mario Cerciello Rega la notte in cui venne ucciso mostrò il tesserino dell’Arma ad una persona. Il fatto è stato ricostruito nel corso delle indagini difensive portate avanti dagli avvocati Franco Coppi, Ester Molinaro e Massimo Ferrandino, per la famiglia del vicebrigadiere ucciso. Sotto processo per la vicenda sono i due giovani statunitensi, Finnegan Lee Elder e Natale Hjorth.
“E’ stato messo in dubbio che Cerciello avesse un tesserino identificativo. Noi abbiamo rintracciato la persona che aveva incontrato Cerciello poco prima dell’omicidio alle 3.08 di quella notte e – ha detto l’avvocato Coppi davanti ai giudici della corte d’assise – ha confermato che il vicebrigadiere per identificarsi ha estratto dalla tasca dei pantaloni il portafogli e ha mostrato il tesserino da carabiniere. All’inizio del dibattimento non pensavamo potesse essere necessario chiarire questo aspetto ma visto che è stato messo in dubbio abbiamo ritenuto di dover intervenire”.
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