Velletri, sequestrati dalle Fiamme Gialle immobili per oltre 1,5 milioni a un imprenditore totalmente sconosciuto al fisco
Ammonta a oltre 1,5 milioni di euro il valore dei 12 cespiti – tra locali, capannoni e appartamenti - sequestrati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma in esecuzione di un provvedimento emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri nei confronti di un imprenditore locale totalmente sconosciuto al fisco.
Agli occhi dei militari della Compagnia di Velletri, coordinati dal Gruppo di Frascati, non è sfuggito l’elevato tenore di vita dell’uomo, del tutto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, circostanza che ha fatto scattare gli approfondimenti da cui è emersa una lucrosa attività decennale di compravendita di immobili acquistati, per lo più, attraverso aste giudiziarie.
Per non apparire al fisco, l’imprenditore si avvaleva di “teste di legno” alle quali forniva la provvista necessaria per l’acquisto di unità immobiliari oggetto di procedure esecutive. Dopo averne curato la ristrutturazione, l’uomo si faceva rilasciare una procura speciale per la vendita, realizzando cospicui guadagni che non dichiarava al Fisco.
In altri casi, la proprietà degli immobili veniva trasferita “sulla carta” a cinque società costituite appositamente in Croazia, Romania e Regno Unito, riconducibili allo stesso imprenditore, usate come “schermo” per evitare l’imposizione dei canoni di locazione percepiti in Italia. I proventi degli affari – pari a oltre 6 milioni euro e mai dichiarati al Fisco - sono stati reimpiegati nell’acquisto di altre unità immobiliari, permettendo all’uomo di accumulare un cospicuo patrimonio. Sulla base di quanto ricostruito dai Finanzieri, il Tribunale di Velletri, su proposta della locale Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro preventivo dei beni riconducibili all’indagato, finalizzato alla successiva confisca.
L’attività delle Fiamme Gialle si inquadra nella più ampia azione di contrasto all’economia sommersa e alle frodi fiscali le quali, oltre a sottrarre ingenti risorse finanziarie allo Stato, alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e gli imprenditori onesti.
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