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  • domenica 4 maggio 2025

Spallata sindacale a Virginia Raggi, adesioni bulgare allo sciopero dei Sindacati. In migliaia in piazza del Campidoglio

Erano in migliaia in piazza del Campidoglio, a manifestare contro l’Amministrazione di Roma Capitale e la Sindaca Raggi. Nel mirino la Giunta e la maggioranza pentastellata, colpevole di aver demolito le partecipate municipali. I manifestanti hanno duramente reagito al post spedito dalla sindaca che dava la colpa di quanto sta accadendo a Roma ad “una minoranza di sindacalisti” (riportiamo integralmente il post in altra parte del giornale ndr). Per la Raggi e la sua maggioranza, a leggere i dati diffusi dai Sindacati, si è trattato di una amara sconfitta, proprio nel giorno in cui in Umbria, a Narni, si salda l’alleanza giallorossa con la presenza di tutti i leader ad una manifestazione unitaria per le elezioni regionali. A Roma è andato tutto in maniera diversa ed opposta. I dati sono confortanti,  fa sapere la Cgil come riportato da Natale Di Cola, della segreteria della Cgil di Roma e Lazio, "l’alta adesione allo sciopero dimostra che stavamo dalla parte giusta e che la sindaca Raggi non aveva capito cosa stava accadendo. Ci aspettiamo ora una radicale inversione di tendenza sulla gestione delle partecipate, altrimenti la mobilitazione continuerà". Secondo Di Cola "se la Giunta vuole riconciliarsi con il mondo del lavoro servono atti importanti. Ci aspettiamo grande discontinuità nella gestione, la sindaca esca dal silenzio e dica cose vuole lasciare in eredità sulle partecipate, perché la gestione attuale è quella che ha portato tutti i lavoratori in piazza". Duro il giudizio sull’assessore al Bilancio: "Lemmetti è un ostacolo allo sviluppo e alla corretta gestione delle partecipate di Roma".


Secondo i sindacati l’adesione in Ama è al 75 per cento (“Per avviare il servizio sono dovuti scendere in campo i dirigenti compreso il presidente Stefano Zaghis che nel suo territorio ha trovato due persone", ha raccontato Di Cola ndr) al 90 per cento quella dei lavoratori di Roma Metropolitane, al 50 per cento nei servizi Zètema. Quasi tutti chiusi gli asili comunali. Off limits anche i punti di informazione turistica e siti importanti come Palazzo Nuovo e Circo di Massenzio, adesioni anche nelle biblioteche e negli uffici. Chiuso anche il Museo Barracco, alcuni musei aperti "con la scorretta e grave sostituzione dei lavoratori in sciopero con i precari della società esterna H501 e al personale delle pulizie", si legge in una nota della Fp di Roma e Lazio.


Quanto alla piazza, l’appuntamento era fissato alle 10 sotto al Campidoglio – piazza piena, tanti lavoratori e palloncini di Cgil, Cisl e Uil che volano in aria – per una manifestazione che chiama a raccolta non solo i lavoratori direttamente coinvolti dalle crisi di Ama, Atac e via dicendo, ma i cittadini di una Capitale che tutti i giorni scontano sulla propria pelle disservizi sempre più insostenibili. Presenti ovviamente anche i dipendenti delle due ultime crisi: quella di Roma Metropolitane, liquidata nei giorni scorsi, e di Multiservizi: 3.500 licenziamenti previsti e probabili entro dicembre in vista della scadenza del contratto con Roma Capitale.


 

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