Sono 15 i provvedimenti giudiziari per il cedimento della scala mobile alla Stazione Barberini

Sono nel complesso 15 gli indagati per l’inchiesta che oggi ha portato la Polizia di Stato esegue misure cautelari interdittive nei confronti di tre dipendenti Atac e dell’amministratore della Metroroma scarl, società titolare del contratto di appalto per la manutenzione delle linee metropolitane della Capitale.
Gli accertamenti, coordinati dai procuratori aggiunti Paolo Ielo e Nunzia D’Elia, sono stati avviati dopo il grave incidente avvenuto il 23 ottobre 2018 presso la Stazione della metropolitana ‘Repubblica’, quando una scala mobile – che in quel momento trasportava un gran numero di tifosi di nazionalità russa, ucraina e della Repubblica Ceca, diretti verso lo stadio Olimpico per assistere alla partita di calcio A.S. Roma – CSKA Mosca – iniziava ad aumentare la sua velocità, facendo precipitare un gran numero di persone alla base della scala stessa e provocando molti feriti.
Il lavoro degli investigatori – si spiega – ha consentito di comprovare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, palesando la sussistenza di un reale e concreto pericolo per la sicurezza di numerosi impianti di traslazione presenti sulle linee della metropolitana della Capitale, come diretta conseguenza della condotta fraudolenta posta in essere dai dipendenti della ditta di manutenzione Metroroma s.c.a.r.l.
Le misure cautelari oggi sono state eseguite nei confronti di Renato D’Amico, direttore di esercizio Atac delle linee metropolitane A e B; Ettore Bucci, dipendente Atac con la funzione di responsabile unico del procedimento relativo all’appalto a favore della società Metroroma s.c.a.r.l.; Alessandro Galeotti, dipendente ATAC con la funzione di responsabile di esercizio degli impianti di traslazione per le stazioni Repubblica e Barberini; Giuseppe Ottuso, responsabile tecnico preposto e amministratore unico di Metroroma s.c.a.r.l.
Diversi tecnici sono sotto accusa – si aggiunge – per la concreta realizzazione di manomissioni ai dispositivi di sicurezza degli impianti di traslazione e Ottuso, per l’avere impartito disposizioni volte a porre in essere le dette manomissioni, occultarle in caso di verifiche e controlli, altresì certificando l’esecuzione di manutenzioni non effettuate o eseguite in maniera incompleta.
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