Rossignoli (Federlazio) denuncia: “Le imprese della Regione sono ormai in stagnazione”

“La nostra indagine mostra che il tessuto delle Pmi locali sconta un generalizzato peggioramento rispetto al 2° semestre 2018, il quale a sua volta aveva già fatto registrare risultati deludenti al confronto con quello precedente. Insomma, tutto concorre a definire quello attuale un quadro di sostanziale stagnazione, peraltro non attenuato dalle previsioni degli imprenditori stessi per il prossimo semestre”. Così il Presidente Federlazio, Silvio Rossignoli, commentando quanto emerso dall’indagine congiunturale di Federlazio sullo stato di salute delle piccole e medie imprese del Lazio su un campione di 450 imprese associate, dati relativi al primo semestre 2019. “Alle storiche debolezze strutturali, ovvero la scarsa propensione all’innovazione e alla ricerca, la dimensione troppo ridotta delle imprese, l’inefficiente rete di servizi per il lavoro, se ne aggiungono di nuove – spiega – rappresentate da una politica, soprattutto a livello nazionale, che stenta a ritrovare la sua capacità strategica di orientare e guidare lo sviluppo della Pmi. Questo rende ancora più significativo lo sforzo che sta invece mettendo in campo la Regione Lazio con un serie di misure volte ad accompagnare le Pmi in alcuni dei passaggi più critici in questo momento come la digitalizzazione, l’innovazione, l’internazionalizzazione e l’acquisizione di competenze manageriali. Si tratta di opportunità che, se ben sfruttate, potrebbero consentire alle Pmi di colmare quegli storici ritardi che poi si ripercuotono negativamente sulla loro competitività”, conclude.
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