• Quotidiano di informazione
  • martedì 29 aprile 2025

Regolamento di conti tra i clan a Ostia, arrestati in tre per la gambizzazione del cognato di Roberto Spada

 


 In meno di un mese, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia hanno identificato i componenti del gruppo di fuoco che lo scorso 20 aprile gambizzarono Paolo Ascani, cognato di Roberto Spada, in via Antonio Forni di Ostia, e dalle prime luci dell’alba stanno notificando un’ordinanza che dispone la loro la custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, con l’accusa di tentato omicidio. Il fatto di sangue si colloca nelle dinamiche di “riposizionamento” dei gruppi malavitosi lidensi sullo “scacchiere criminale” di Ostia. Si è trattato di unagguato premeditato, frutto malato del clima di Ostia, dove si confonde chi spara e chi resta a guardare ed alla fine qualche altro resta steso sull’asfalto. Il ferimento alle gambe di Paolo Ascani, cognato di Roberto Spada, del 20 aprile scorso, va inquadrato in un contesto più ampio e per molti versi già conosciuto nel litorale romano. Il gip Bernadette Nicotra nell’ordinanza di custodia eseguita oggi dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia, delinea un quadro chiaro. Il commando quel pomeriggio era composto da almeno quattro persone. Oggi a finire in manette per il tentato omicidio sono stati Girolamo Finizio di 46 anni, Adriano D’Arma di 40 e Roberto Cirillo di 34. Ai tre il pm Mario Palazzi contesta le aggravanti del metodo mafioso e della premeditazione. Ad indicare la pista giusta nelle indagini sarebbero state alcune immagini delle telecamere di sorveglianza presenti sul posto e l’esame dei tabulati telefonici analizzati dagli investigatori sul luogo dell’agguato.  Per cercare di comprendere cosa è avvenuto si deve leggere anche la richiesta d’arresto del pubblico ministero che scrive come “nonostante i tentativi da parte di figure criminali carimastiche quali Michele Senese (Camorra napoletana), Francesco D’Agati (mafia siciliana) Fabrizio Piscitelli (il noto ‘Diabolik’ recentemente ucciso) e Salvatore Casamonica (mafia romana) di imporre la cosiddetta ‘pax mafiosa’ finalizzata a favorire le attività illecite e, in particolare quello che ad oggi è considerato il ‘core business’ degli affari criminali della Capitale, ovvero il traffico degli stupefacenti, si è assistito negli ultimi anni a numerosi danneggiamenti di attività economiche e commerciali del litorale e, cosa anchor più grave, a diversi fatti di sangue”.


 


Raggi: grazie a carabinieri per operazione contro malavita a Ostia


 


“Grazie ai carabinieri per operazione contro malavita a Ostia. Arrestati uomini che spararono a cognato del boss Roberto Spada, nella guerra tra clan. Istituzioni sono unite per liberare litorale da criminalità. #FuoriLaMafiaDaRoma”. Lo scrive su Twitter la sindaca di Roma, Virginia Raggi.


 


Cioffredi: tentato omicidio, grazie a Dda e Carabinieri


 “L’operazione dei Carabinieri del gruppo di Ostia di oggi è l’ennesima risposta dello Stato alla protervia dei sistemi criminali ad Ostia”. Così in una nota Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza e Legalità della Regione Lazio. 


“Il mio ringraziamento va agli investigatori dell’Arma e ai Magistrati della DDA di Roma che in meno di un mese hanno individuato il mandante e gli esecutori del tentato omicidio di Paolo Ascani. Ostia è uno scacchiere complesso ed estremamente importante negli equilibri criminali della Capitale. Abbiamo avuto condanne definitive per reati di mafia – ricorda – grandi successi dello Stato. Oggi come non mai è fondamentale una risposta corale di tutte le istituzioni, della società civile e delle associazioni di categoria del commercio e delle imprese, affinché le mafie  vengano  sradicate da un territorio ricco di bellezze e di storia”.


 

 Commenti

La tua email non verrà pubblicata. Campi richiesti:

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. OK