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  • mercoledì 21 maggio 2025

Regione Lazio, un vaccino quadrivalente contro il virus influenzale

Nel Lazio il muro contro l’epidemia influenzale 2019/20 sarà costruito con il vaccino quadrivalente coltivato su cellule. Garantisce una maggiore efficacia e dunque un solido argine al diffondersi del virus. Per i cittadini over 65 il farmaco è del tipo coadiuvato che negli anni scorsi si è dimostrato il più adeguato. L’obiettivo della Regione quest’anno è di coprire il 54,5% della popolazione a rischio, molto più dell’anno precedente quando ci si è fermati al 52.3 e lontani dalla percentuale registrata nell’”anno nero” 2015, quando, in seguito al temporaneo ritiro del vaccino da parte dall’Aifa, la vaccinazione toccò solo il 49.7 della popolazione interessata. La campagna vaccinale partirà il prossimo 15 ottobre. In prima linea, al solito, medici di famiglia, i pediatri di libera scelta e i servizi vaccinali delle Asl. La novità è costituita dal fatto che da quest’anno tutti coloro che non hanno effettuato la scelta del medico potranno vaccinarsi nei 34 ambulatori di cure primarie presenti sul territorio regionale ed aperti nei weekend e festivi. Inoltre sempre i medici di medicina generale assicureranno, in base all’accordo stipulato nei giorni scorsi, un piano straordinario per la vaccinazione a domicilio per i malati cronici non deambulanti. “Il periodo migliore per  vaccinarsi è tra la fine di ottobre e la metà di novembre – spiega la dottoressa Maria Corongiu della Fimmg Roma – consigliamo questo periodo perché il virus influenzale quest’anno “corre” e tende ad anticipare il suo corso come è già avvenuto nell’emisfero sud del mondo , Australia, Cile, Sud America. L’influenza si presenta quest’anno con insorgenza brusca della febbre oltre i 38 gradi; presenza di almeno un sintomo sistemico (dolori muscolari/articolari); presenza di un sintomo respiratorio (tosse, naso che cola, congestione/secrezione nasale, mal di gola). I virus che colpiranno gli italiani saranno i conosciuti ma non poco insidiosi. H3N2 e H1N1 con le vartianti B/Colorado e A/Kansas. “Ci aspettiamo di avere circa 6 milioni di influenzati, con un’incidenza leggermente inferiore rispetto agli scorsi anni”. Lo ha detto il virologo Fabrizio Pregliasco, ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e direttore Sanitario I.R.C.C.S. Istituto Ortopedico Galeazzi. 


 

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