Raggi e la demolizione della Tangenziale

“E’ un tassello importante di una visione generale che immagina lo sviluppo della città recuperando le aree ormai dismesse intorno ai nodi di trasporto nei quali insediare nuove funzioni, nuovi spazi per lavorare e per abitare”. Così afferma la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in merito alla demolizione del tratto della Tangenziale Est davanti la stazione Tiburtina. La prima cittadina con un post su Facebook informa di quanto si sta facendo “perché si tratta di lavori che i cittadini aspettavano da 20 anni”, spiega.
Secondo la prima cittadina questo traguardo non è un’azione isolata ma fa parte di “un’idea complessiva che stiamo portando avanti su quel quadrante urbano, un lavoro congiunto con RFI e FS Sistemi Urbani. Abbiamo sottoscritto nei mesi scorsi un Protocollo di intesa che prevede, tra le tante cose, la revisione dello schema di assetto della Stazione Tiburtina”.
Insomma – aggiunge – “parliamo di un’area che deve sempre più essere valorizzata per le sue potenzialità strategiche. A partire da Piazzale Ovest, per il quale stiamo completando i progetti di revisione degli spazi pedonali immaginando un nuovo schema di viabilità meno impattante e adeguato alle trasformazioni in atto, e Piazzale Est su cui sarà potenziato il sistema di scambio dei bus favorendo lo sviluppo delle aree a uffici”.
E quindi “tutta l’area sarà ripensata anche in relazione allo SDO e al ruolo che dovrà avere nella città con l’obiettivo della chiusura dell’anello ferroviario per un nuovo sistema di trasporti integrato di scala metropolitana e cittadina come previsto dal PUMS. E’ un tassello importante di una visione generale che immagina lo sviluppo della città recuperando le aree ormai dismesse intorno ai nodi di trasporto nei quali insediare nuove funzioni, nuovi spazi per lavorare e per abitare”.
E “questo perché la visione di una città contemporanea si lega necessariamente al trasporto su ferro e in questo quadro la Stazione Tiburtina deve avere un ruolo strategico anche come rilancio della vocazione di polo all’interno della rete europea di città”.
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