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  • sabato 7 giugno 2025

Piani di zona capitolini, Fai denuncia i ritardi dell’amministrazione Raggi

“La situazione dei piani di zona di Roma è realmente drammatica. Un numero sempre più grande di residenti si organizza in associazioni e comitati e pone in essere azioni legali contro l’inerzia della giunta Raggi”. Così, in una nota, il capogruppo capitolino di Fdi Andrea De Priamo. “Domani parteciperò ad un convegno a questo proposito ed evidenzierò il fallimento totale dei 5 Stelle che si erano proposti per il rinnovamento di questo strumento e non sono stati nemmeno in grado di avviare le opere di urbanizzazione minime attese in alcuni quartieri da anni – anticipa De Priamo – . Resta inevasa la nostra interrogazione sulla commissione speciale piani di zona, che ha interrotto i lavori prima del tempo e non risulta aver prodotto come previsto dal regolamento la relazione di fine lavori. Non si contano poi i commissariamenti ad acta decretati dal Tar contro l’inerzia totale della giunta Raggi che ha bloccato ogni iniziativa mettendo in grave difficoltà tante cooperative e cittadini in attesa da anni”. Anche sul tema dell’affrancazione dal prezzo massimo di cessione, continua De Priamo “si lavora a rilento e ancora si attende certezza dal Governo e sulla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà ancora attendiamo la delibera per favorire questo strumento”. In ultimo, aggiunge De Priamo, “la bocciatura del nuovo calcolo dei prezzi minimi di cessione, avviata con determina e non con delibera d’Aula, errore da noi ampiamente segnalato in commissione Urbanistica, ha creato ulteriore confusione. A questo completo fallimento si aggiungono le ingerenze del Pd regionale che forse pensando di iniziare la campagna elettorale con una indebita azione non già di erogazione di risorse verso il Comune come sarebbe giusto, ma di diretto intervento per le opere di urbanizzazione attraverso la sua società Astral”. Questa azione, attacca De Priamo “al di là della strumentalità, pone molti dubbi di legittimità e potrebbe alla lunga rivelarsi un boomerang con ulteriori danni per i cittadini. Fdi ha votato e voterà ogni atto per il ripristino della legalità laddove violata ma riteniamo che lo strumento ‘piano di zona’ debba essere certamente ripensato ma non archiviato o confuso con l’ulteriore strumento, anche esso fermo peraltro, dell’edilizia popolare sovvenzionata. La vera sfida – secondo De Priamo – è questa e riguarda sia i nuovi piani di zona fermi per l’inerzia grillina, sia quelli esistenti che da anni attendono le opere di urbanizzazione secondarie e talvolta anche quelle primarie, sia la nuova pianificazione nell’ottica della rigenerazione urbana e della sostituzione edilizia”, conclude.


 

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