Omicidio Piscitelli, in campo anche la Dia. Autopsia sul corpo della vittima: un solo colpo sparato da un killer professionista

Si svolgerà nella giornata di giovedì all’istituto di medicina legale del policlinico Tor Vergata l’esame autoptico sul corpo di Fabrizio Piscitelli, alias ’Diabolik’, leader del gruppo ultras della Lazio assassinato con un colpo di pistola a bruciapelo alla testa nel Parco degli Acquedotti al Tuscolano. La Polizia del Commissariato di Zona, gli uomini della Squadra Mobile e soprattutto quelli della Dda, hanno ricostruito nel dettaglio, la dinamica dell’agguato. Piscitelli è stato colpo di sorpresa, mentre era seduto ad una panchina, probabilmente alle spalle dal suo killer che ha avuto la freddezza di sparare un solo colpo mortale alla testa, dunque, una vera e propria esecuzione, messa a segno da un professionista del crimine, probabilmente non nuovo ad esecuzioni del genere . La vittima, nel recente passata, era stata coinvolta in traffici di droga ed era stato arrestato. Marginalmente era stato chiamato in causa anche nelle vicende di Mafia Capititale, ma su di lui non sono risultate poi responsabilità specifiche. Da sempre aveva fatto parte della destra estrema e le sue frequentazioni erano oltre che con i supporters biancocelesti, anche e soprattutto con molti neofascisti romani e tra questi anche Massimo Carminati. Al momento non ci sono piste particolari, ma la presenza della Direzione Investigativa Antimafia, che ha di fatto preso in mano le investigazioni sul delitto, fa pensare ad un delitto ‘eccellente’. Nella notte uno striscione con la scritta "Diablo vive" è comparso sul ponte degli Annibaldi al Colosseo, firmato con la sigla degli Irriducibili. All’arrivo della volante del commissariato Celio lo striscione è stato arrotolato e rimosso dai 5 uomini sul posto, sorpresi dagli agenti e tutti identificati.
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