Omicidio Cerciello, foto di droga ed armi nei telefonini dei due americani. Svolta dalle perizie, le impronte di Hjorth trovate sui pannelli che celavano l’arma del delitto

“La sequenza delle riprese e delle immagini” ricavate dai cellulari di Christian Gabriel Natale Hjort e Finningan Lee Elder, in carcere per l’omicidio di Mario Cerciello Rega, “fornisce un ulteriore contributo a supporto dei gravi indizi di colpevolezza già emersi a carico dei due indagati”. Lo afferma il rapporto dei carabinieri del Ris depositato in vista dell’udienza per il riesame.
Dalle decine di immagini, video e chat trovate sui telefoni dei due ragazzi statunitensi, analizzati dai Ris, emerge come Christian Gabriel Natale Hjort e Finningan Lee Elder “maneggiano, con padronanza ed assoluta disinvoltura, delle armi”. Non solo ma “le immagini estrapolate dai telefoni cellulari dei due indagati…spavaldi e inclini alla sregolatezza…dimostrano che entrambi hanno disponibilità di diverse sostanze stupefacenti (cocaina, marjuana) e psicotrope”.
Va detto poi, e queste è una vera e propria svolta, che leanalisi dei carabinieri del Ris hanno individuato anche impronte (palmari e digitali) di Christian Gabriel Natale Hjorth, accusato di concorso in omicidio con Finnegan Lee Elder, su uno dei pannelli del controsoffitto, della camera d’albergo, in cui fu occultato il coltello utilizzato da Elder per colpire il carabiniere.
Secondo gli inquirenti si tratta di un dato importante in quanto Hjorth ha sempre negato di avere avuto a che fare con l’arma. Secondo quanto si è appreso, sul soffitto non sono state individuate impronte di Elder, il che fa supporre che sia stato solo Natale a nascondere il coltello a lunga lama utilizzato poi dal suo amico per colpire Cerciello.
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