Mafia, confiscati a Roma beni per 300 milioni di euro

Operazione sui beni dei boss mafiosi. A Roma e provincia i carabinieri e i finanzieri hanno eseguito un decreto di confisca nei confronti di Gaetano Vitagliano, Andrea Scanzani e di una terza persona, in qualità di erede del destinatario della confisca. Le risultanze “criminali” alla base della misura patrimoniale traggono origine dall’indagine, convenzionalmente denominata “Babylonia”, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e conclusasi nel giugno 2017 con l’ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di 23 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di appartenere a due distinte associazioni per delinquere finalizzate all’estorsione, usura, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, fraudolento trasferimento di beni e valori. Dagli elementi emersi in tale contesto sono state eseguite, in sinergia dai militari dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, articolati accertamenti patrimoniali che hanno consentito di acclarare una netta sproporzione tra il reddito dichiarato e l’effettiva consistenza patrimoniale dei proposti nonché di individuare, anche dopo il primo sequestro del 2017, un ingente complesso di beni mobili e immobili oggetto dell’odierna confisca.
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