L’ex presidente Ama: “A rischio sanitario gli operatori Ama Roma”

A Roma i rifiuti delle persone positive al Covid, in quarantena o autoisolamento, dunque rifiuti contagiosi, in buona parte vengono buttati nei cassonetti dell’indifferenziata, insieme a tutti gli altri, mentre l’Ama dovrebbe assicurare a tutti i positivi la raccolta a domicilio in piena sicurezza. Purtroppo però il servizio riesce ad essere operativo solamente in parte, a circa 1.500 utenze su 4.000 interessate, perché la Asl non ha comunicato tutti i nominativi e gli indirizzi delle utenze di chi vive in quarantena o in autoisolamento. A segnalare cio’ che accade è proprio l’amministratore unico di Ama, Stefano Zaghis, con una nota alla stampa.
“Meglio tardi che mai – dichiara Piergiorgio Benvenuti, ex Presidente di AMA ed oggi responsabile della Consulta Ambiente di Forza Italia e Presidente del Movimento Ecoitaliasolidale- ma chiaramente non si comprende perché sino ad oggi non vi è stato un coordinamento fra Ama, ASL e Roma Capitale, al fine di pianificare adeguatamente questo fondamentale servizio in una congiuntura sanitaria di rilevanza mondiale. E’ giusto chiedere come mai le ASL di competenza non hanno tempestivamente segnalato tutti gli indirizzi al dipartimento Ambiente del Comune, impedendo di fatto alla Municipalizzata di svolgere un servizio adeguato e puntuale e come mai i vertici Ama solo ora fanno pubblicamente menzione”.
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