L’apertura dei nidi di Roma Capitale fortemente contestata dalla Lega

“Il sistema scolastico comunale romano è nel caos. Il tardivo e insufficiente intervento del Comune ha causato una significativa riduzione dell’orario di permanenza nei nidi e nelle scuole dell’infanzia, con correlato aggravio per le famiglie che non hanno soluzioni pomeridiane alternative. Carenti sono anche le manutenzioni che riguardano le potature e gli sfalci dell’erba, così come le riparazioni dei bagni e delle infrastrutture in genere”. Lo denuncia in una nota Flavia Cerquoni, dirigente Lega Roma. “Ci arrivano segnalazioni di scuole dove non ci sono sufficienti dispositivi educativi – continua la nota -: pennarelli, matite colorate e quant’altro e dove mancherebbero idonei dispositivi di protezione sanitaria. Inoltre molte famiglie hanno ricevuto tardive comunicazioni sulle nuove modalità di gestione della giornata scolastica, e purtroppo non sono state per nulla coinvolte”. “Continuare a trattare i nuclei familiari come meri soggetti passivi delle decisioni istituzionali non fa che aggravare – sottolinea Cerquoni -. Le Poses e i dirigenti scolastici sono stati lasciati soli e con poche risorse a gestire il caos delle scuole municipali. Non dimentichiamo poi che pochi giorni dopo la riapertura delle scuole ci saranno le votazioni per il referendum e i bambini si troveranno nuovamente disorientati e i dirigenti dovranno gestire le nuove sanificazioni e gli inevitabili danni post votazioni, non sapendo se chiuderanno il 17 o il 18 settembre. Quando apriranno le scuole dell’infanzia si andrà ancor più nel caos poiché il personale in disponibilità per il potenziamento di organico e le sostituzioni è insufficiente”. “Ancora non sono stati individuati i responsabili covid né sono stati fatti i corsi di formazione per la preparazione di tali figure – aggiunge la nota -. Questa inefficienza targata 5 stelle ha fatto sì che le iscrizioni alle scuole dell’infanzia e ai nidi comunali sia calata drasticamente. I cittadini ed in particolare i genitori non hanno più fiducia nelle istituzioni scolastiche pubbliche. Come Lega non possiamo che sostenere la battaglia delle tante famiglie romane e dei dirigenti scolastici. Crediamo che il Comune debba tornare ad avere un ruolo fondamentale nella catena educativa, in collaborazione e non in contrasto con le famiglie”, conclude.
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