Indagine tutta aperta sul delitto dell’albanese al Nuovo Salario

Si è svolta l’autopsia sul corpo di Kasa Gentian, l’uomo di origini albanesi ucciso a colpi di pistola sabato sera nella zona del Nuovo Salario di Roma, poco prima che facesse ritorno nel carcere di Rebibbia dove stava scontando in regime di semiliberta’, un residuo di pena. I pm della Procura di Roma che indagano sull’omicidio del 43enne ucciso con tre colpi di pistola al petto e uno al volto da probabilmente almeno due uomini che lo aspettavano, sono al lavoro per cercare di ricostruire il contesto in cui si e’ consumata l’esecuzione. Per ora non sarebbero emersi collegamenti con altri fatti di sangue avvenuti a Roma negli ultimi mesi e in particolare con l’omicidio del capo ultras della Lazio, Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik, freddato con un colpo di pistola alla nuca nell’agosto scorso nel Parco degli Acquedotti di Roma.
Il fascicolo per adesso resta nelle mani del pm di turno esterno, ma non si esclude che se dovessero emergere elementi sul coinvolgimento di organizzazioni criminali, possa essere affidato al pool della Direzione distrettuale antimafia. Le indagini per ora si concentrano sul passato della vittima che stava finendo di scontare una condanna per vicende di droga avvenute tra Roma ed Ancona.
Commenti