Il Pd di Roma chiede l’assunzione a Roma di 117 assistenti sociali

“Nel corso della commissione politiche sociali del 7 aprile u.s. il direttore del dipartimento Serra, con senso di responsabilità, ha evidenziato e messo a nudo le difficoltà del comune nell’accogliere tutte le istanze di aiuto che provengono da cittadini e famiglie che nella nostra città stanno facendo i conti con una crisi complicatissima. Consideriamo eroico, e per questo li ringraziamo, il lavoro di tanti dipendenti, assistenti sociali, ma non solo, che in questo mese e da quando sono state attivate le procedure per l’assegnazione del contributo economico (buono spesa) si stanno prodigando per prendersi cura delle molte persone fragili della capitale”. Così in una nota il capogruppo del PD capitolino Giulio Pelonzi e il consigliere dem Giovanni Zannola. I Municipi, raccontano dal Pd “veri e propri front-office di frontiera, stanno svolgendo un grande lavoro per gestire l’enorme mole di richieste pervenute. Questi dipendenti sono allo stremo delle forze – aggiunge il Pd -. La distribuzione dei buoni spesa per offrire aiuti alle persone più fragili della città a dare loro la possibilità di resistere alle numerose difficoltà economiche sorte a causa della pandemia, non può non avvenire che in tempi brevissimi. Raggiungere questi nuclei prima possibile è essenziale non solo per la garanzia del soddisfacimento di bisogni primari ma per la tenuta psicofisica di interi nuclei familiari, direttamente connessa alla tenuta della coesione sociale dell’intera città”. Per questo, “abbiamo scritto alla sindaca e agli assessori competenti – aggiungono dal Pd – nel rispetto della disciplina normativa e contrattuale vigente e nel rispetto delle attuali misure governative volte al riconoscimento del lavoro agile ai dipendenti: di prendere in considerazione la possibilità del ricorso a prestazioni di lavoro straordinario, su base volontaria, al fine di supportare e rafforzare in questo momento di emergenza, il personale attualmente impiegato nei servizi preposti al rilascio del buono spesa al fine di poter più agevolmente completare la fase istruttoria e quindi giungere in minor tempo a evadere le richieste pervenute; a valutare, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, la possibilità di rivolgere l’invito a al personale in forza ad altri Dipartimenti ad essere temporaneamente impiegato in tale servizio, naturalmente salvaguardando le modalità di lavoro agile; di immettere in organico, nel più breve tempo possibile, i 117 nuovi assistenti sociali che hanno superato la procedura selettiva.”
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