I balneari del Lazio e la voglia di riaprire tra mille dubbi. Audizione in Regione Lazio

Si tornerà in spiaggia o no questa estate e come, e quale il futuro dei balneari nel Lazio. Se ne e’ parlato oggi in videoaudizione in consiglio regionale in videoaudizione congiunta in commissione Pisana Turismo e Sviluppo economico, presieduta da Marietta Tidei e Pasquale Ciacciarelli, un incontro con le associazioni rapppresentanti del comparto balneari del Lazio, per affrontare gli effetti dell’emergenza Covid-19 sull’intero comparto e le relative iniziative per la riapertura delle attività.
“Sarebbe il caso che gli stabilimenti balneari, proprio per le loro caratteristiche specifiche, fossero i primi a riaprire” è stata la richiesta di Maurizio Criscuolo di Cna Balneari Lazio. “Ci preoccupiamo di librerie e dei negozi per bambini ma lo stabilimento balneare e’ il posto più salubre dove mandare le persone una volta che finito il lockdown: lo dice il professor Rezza, non io. Il vero problema è negli spazi chiusi non in quelli aperti. La diluizione del virus è massima in mare e sulla spiaggia, perchè la ventilazione lungo le coste è superiore rispetto ad esempio a quella di una piazza”. Poi ha aggiunto “semmai il problema è nel distanziamento sociale. Si è parlato di plexiglass, giunco, il problema è , invece, di altra natura, non stiamo parlando del distanziamento sociale degli ombrelloni ma delle persone. I problemi sono su come raggiungere gli ombrelloni e dovremmo capire quali sono i percorsi per raggiungere bar, docce o le postazioni dei clienti”. Per Criscuolo i balneari hanno chiuso a settembre 2019, e se questa stagione non avesse esito, tutto il settore si troverebbe nella situazione di fare nuovamente attività nella primavera del 2021, quindi per gli stabilimenti si avrebbe un lockdown di due anni . “Abbiamo bisogno di certezze conclude Criscuolo – sono 10 anni che siamo in vertenza, occorre una posizione chiara, la legge 145 del 2018 prevede la concessione al 2033. Ogni regione ha interpretato a modo suo”. A fargli eco Marco Maurelli, Federbalneari Lazio che chiede un’ ordinanza regionale condivisa con le associazion di categoria che con i comuni, perchè poi saranno i comuni che interveranno sulla gestione della sanificazione delle spiagge, e sulla gestione delle spiagge libere.
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