Gioiellerie nel mirino, due colpi da 180mila euro
Rapina aggravata dall’uso di armi e lesioni personali. Sono i reati contestati ad un uomo e ad una donna – F.D., 46 anni, e R.B., 45 anni, entrambi romani – arrestati dai poliziotti della Squadra Mobile romana, Sezione “Reati contro il patrimonio”, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Roma per due “colpi” ai danni di due gioiellerie romane, risalenti alla scorsa primavera, fruttati un bottino complessivo di oltre 180 mila euro.
In particolare, R.B. e’ accusata di aver messo a segno, con un complice al momento ignoto, la rapina del 22 marzo scorso quando in due – dietro la minaccia di una pistola – si fecero consegnare denaro e monili per un valore di 30 mila euro dal titolare di una gioielleria nel quartiere Prenestino: dopo la consegna dei gioielli, l’uomo venne legato con delle fascette in plastica per impedirgli di chiamare le forze dell’ordine. Ancora piu’ cruento l’episodio dell’11 aprile successivo, ai danni del titolare di una gioielleria della Romanina.
Nell’occasione, R.B., F.D. e un terzo uomo entrarono in pieno giorno nel negozio e picchiarono il titolare dinanzi alla commessa spaventata. Anche il quel caso, stesso copione: oltre alle percosse, costategli 15 giorni di prognosi, la vittima fu minacciata con una pistola e poi legata con delle fascette in plastica. Di circa 151 mila euro il provento del “colpo”.
Gli investigatori della Squadra mobile, partiti dall’analisi delle immagini del circuito di videosorveglianza interna, presente in entrambi gli esercizi, sono riusciti a risalire ai due arrestati di oggi: nel corso delle rispettive perquisizioni domiciliari, hanno trovato indumenti, altri “elementi indizianti” a carico degli indagati e, soprattutto, un prezioso diamante, risultato rubato l’11 aprile.
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