Emozione e cordoglio a Roma per la morte del rabbino Della Rocca
“Ci ha lasciato rav Vittorio Haim Della Rocca, tra i più autorevoli rabbini romani e italiani del dopoguerra. Nato nel 1933 e rimasto orfano di padre, ucciso nella marcia della morte dopo essere stato deportato a Auschwitz, Rav Della Rocca è stato emblema del ritorno alla vita della Comunità Ebraica di Roma. Per lunghi anni accanto al Rabbino Capo Elio Toaff ha insegnato a intere generazioni i valori della Torah e dei precetti ebraici. Lascia la moglie Rossana e due figli, Rav Roberto Della Rocca e Jonatan Della Rocca”. Così scrive Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma. “Rav Della Rocca – spiega – è stato per decenni una delle colonne della vita religiosa della comunità, come cantore nel Tempio Maggiore, insegnante nelle scuole, sempre presente e vicino alle persone e alle famiglia nei momenti lieti e in quelli meno lieti. Con lui abbiamo perso un riferimento importante.” Dice Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma. “Per lui che aveva perso il papà durante la Shoah la Comunità Ebraica era tutto. Ha dedicato la sua vita all’insegnamento e alla trasmissione dei valori ebraici stando tra la gente e aiutando la Comunità a crescere e a rinforzarsi spiritualmente. Non è stato solamente un rabbino, ma un maestro per tutti gli ebrei romani che oggi ne piangono la scomparsa e ne commemorano il ricordo”.
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