Emergenza Coronavirus, da Governo e Regione 60 milioni per i sostegni alle famiglie in difficoltà

Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha firmato l’ordinanza che prevede lo stanziamento di 400 milioni ai comuni per distribuire aiuti alimentari a chi ne avesse bisogno. Una quota pari all’80% del totale per complessivi 320 milioni e’ ripartita in proporzione alla popolazione residente di ciascun comune. Il restante 20% per complessivi 80 milioni e’ ripartita in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale ponderata per la rispettiva popolazione. Nell’ordinanza, che come annunciato dallo stesso Borrelli nel punto stampa di ieri pomeriggio sara’ operativa da subito, si conferma che il contributo minimo spettante a ciascun comune non potra’ risultare inferiore a 600 euro. L’ufficio dei servizi sociali di ciascun comune individuera’ la platea di beneficiari, per poi provvedere anche tramite enti del terzo settore alla distribuzione di buoni spesa, il cui importo non e’ indicato, o direttamente di generi alimentari e di prima necessita’. I fondi potranno essere usato dai Comuni come buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari presso una serie di esercizi commerciali convenzionati oppure per comprare direttamente alimenti e prodotti di prima necessitàa’. Alcune catene di supermercati, come la Coop, hanno aderito all’appello del premier, Giuseppe Conte, per aggiungere un ulteriore sconto per chi paga con questi buoni spesa. “Chiediamo l’apertura di un tavolo di lavoro con i soggetti interessati dove definire misure applicative in tempi rapidi e omogenee su tutto il territorio nazionale”, ha fatto sapere la stessa Coop. L’altro elemento su cui punta il governo sono le donazioni dei privati di singoli cittadini e produttori. A questi contributi bisogna sommare i contributi della Regione Lazio pari 19 milioni di euro a favore dei Comuni del Lazio per “l’assistenza alle famiglie in situazione di contingente indigenza economica derivante dalla emergenza epidemiologica Covid-19”. Su proposta dell’Assessore alle Politiche Sociali, Welfare ed Enti Locali la Giunta regionale ha deciso di stanziare questi fondi “preso atto – si legge nel testo del provvedimento -dell’evolversi della situazione epidemiologica da Covid-19, del carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia, dell’incremento dei casi di contagio sia sul territorio nazionale che su quello regionale e dell’impatto sull’economia delle famiglie, in particolare più a rischio di disagio economico dovuto anche alle restrizioni derivanti dalla applicazione delle norme di prevenzione dall’infezione emanate dal Governo”. La misura è stata messa in campo,” considerando – prosegue il testo – che la messa a regime delle misure di sostegno previste dal decreto legge cosiddetto “Cura Italia” necessita di tempi più lunghi e che, nelle more degli effetti previsti dal decreto si rende indispensabile intervenire per far fronte alle esigenze delle famiglie già in fragilità e per quelle che a causa dell’epidemia hanno la necessità e l’urgenza immediata di interventi da parte delle istituzioni locali e regionali”. La Regione Lazio ha pensato in questo modo di garantire un sostegno economico alle famiglie in situazione di indigenza economica mediante l’erogazione di buoni spesa e pacchi di diversi generi alimentari e spese per medicinali. “Dopo il progetto ‘Pronto Cassa’ destinato alle aziende e alle partite Iva della nostra regione, mettiamo in campo il piano per i Comuni e le famiglie che non riescono a fare la spesa. Venti milioni di euro di cui 8 a Roma”. Ha commentato così il vice presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori il piano ‘Ticket Veloce’ che è stato messo a punto dalla giunta Zingaretti . “A questi si aggiungeranno i circa 40 milioni stanziati direttamente dal governo per un totale di 60 milioni per aiutare le persone, i cittadini, i nuclei familiari in difficoltà nel sostenere le spese per l’acquisto dei beni alimentari. Dobbiamo tenere insieme le nostre comunità, garantire dignità a tutti e sostenere chi rischia di rimanere schiacciato dagli effetti del coronavirus. Combattiamo – conclude Leodori – anche un’altra guerra, quella contro la pandemia economica, e nessuno si trinceri dietro la burocrazia, sarebbe un crimine”.
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