Elicottero precipitato nel Tevere, recuperati i corpi delle due vittime

Sono stati recuperati dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco tutti e due i corpi delle persone, un uomo e una donna, che erano a bordo dell’elicottero biposto precipitato nella giornata di venerdì nel Tevere, vicino a Nazzano Romano. I cadaveri sono stati trovati ancora ancorati ai sedili. Il velivolo giace ad una profondità di circa sei metri. La ricerca è stata affidata, oltre che ai Vigili del Fuoco, anche e soprattutto ai Guardiaparco dell’Oasi naturalistica regionale, che conoscono in ogni suo angolo questo tratto del fiume. Già ieri i sommmozzatori dei Carabinieri e gli uomini dei Vigili del Fuoco avevano individuato il piccolo velivolo. Solo oggi però è stato possibile recuperare i corpi delle due vittime. Si tratta di un anziano ex comandante di aerei di linea e di una sua amica che era con lui. I due erano stati a pranzo insieme, poi l’uomo aveva deciso di compiere il volo, senza chiedere alcuna autorizzazione all’Enav, invitando anche la donna. Dopo un breve tragitto l’elicottero, probabilmente per una imprudenza del pilota che volava molto basso o per un malore, anche questo non è da escludere, ha urtato i fili degli impianti dell’alta tensione che sono a poche decine di metri dal percorso del fiume. E si è schiantato in acqua inabissandosi in pochi secondi. Nulla da fare, come detto peri due, che sono stati trovati bloccati ai sedili del velivolo e non hanno avuto scampo. I corpi sono stati portati all’Istituto di medicina legale dove si svolgerà nelle prossime ore l’autopsia.
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