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  • giovedì 8 maggio 2025

Due fasce orarie per gli ingressi e più trasporti per far ripartire la scuola il 7 gennaio a Roma e provincia

 


Ingressi mattutini in due fasce orarie, possibilità di andare in classe anche di sabato, mezzi pubblici aggiuntivi e controlli anti-assembramento dei vigili e della protezione civile. Così, a partire dal 7 gennaio, è stato delineato il ritorno in classe degli studenti romani: è quanto emerge dal documento operativo firmato il 24 dicembre dal prefetto di Roma Matteo Piantedosi e dalle relazioni tecniche ad esso allegate.


Tali disposizioni dovranno essere rese operative già dal 4 gennaio prossimo. 
TURNI DI INGRESSO - Il rientro degli studenti è previsto al 50% fino al 15 gennaio; poi si dovrebbe passare al 75%. Il provvedimento del prefetto dispone che le scuole di secondo grado rimodulino l’offerta individuando due fasce orarie di ingresso: una alle 8 (che copra il 40% degli studenti) e una alle 10 (per il rimanente 60%). L’attività didattica in presenza andrà pianificata su cinque giorni, ma quando si passerà al 75% in presenza si potrà andare a scuola anche il sabato, così da ridurre la pressione di circa un sesto "e far fronte, per ogni singolo giorno di attività scolastica, a un bacino di utenza di circa il 62,5%"; il sabato, se servirà, si potrà entrare tutti alle 8. 
BUS EXTRA - i trasporti pubblici saranno potenziati. Cotral prevede nelle ore di punta circa 220 autobus di servizio aggiuntivo, e di riprogrammare il servizio sulla base dei nuovi orari. Atac prevede di "sub-affidare ad operatori esterni alcuni lotti di linee a bassa frequentazione", consentendo di "recuperare risorse che saranno reinvestite nel potenziamento delle linee scolastiche e per garantire il 50% di riempimento", per un totale di 122 vetture. Sono previste 70 vetture (a cura di Astral) per delle ’linee ad anello’.


CONTROLLI ANTI-FOLLA - Infine, i controlli: "gli Enti locali - si legge nel provvedimento del prefetto - vorranno garantire la prevenzione della formazione di assembramenti presso i plessi scolastici, e altri luoghi di aggregazione in prossimità degli stessi, e le fermate dei mezzi pubblici di trasporto avvalendosi della polizia locale e dei gruppi comunali di protezione civile". 


 

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