Distanti ma uniti, progetto di solidarietà ai tempi del Coronavirus

Tablet per i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva, pacchi alimentari per settantacinque famiglie in difficoltà. Sono le iniziative messe in campo da Happy Family Grajau (HFG), Onlus romana nata nel 2010 attiva nell’assistenza di bambini ricoverati in particolari reparti pediatrici degli ospedali (oncologia, chirurgia, ematologia, etc.) e delle loro famiglie e impegnata anche all’estero, a San Paolo in Brasile, e a Bukavu, città della Repubblica Democratica del Congo, nel villaggio di Mbobero, con progetti educativi e didattici.
La prima iniziativa in questi giorni di quarantena è stata la distribuzione di alcuni tablet ai reparti di terapia intensiva al Policlinico di Tor Vergata, al Policlinico Umberto I e all’Ospedale San Camillo di Roma: donazione, questa, fortemente voluta dai medici e che ha aiutato numerosissimi degenti a tenersi in contatto con i loro cari.
Non è mancata la raccolta alimentare, in favore di alcune case famiglia (la Casa Betania di Roma e il Centro Vita Nuova di Cesano) – che ospitano principalmente da mamme sole con figli.
“Ci siamo e ci saremo ovunque potremo aiutare”, spiega Andrea de Petris, membro del consiglio direttivo di Happy Family Grajau: “Eravamo presenti all’Aquila, ad Amatrice, nei paesi esteri vicino alle persone più bisognose, oggi come allora. La solidarietà per noi è un principio cardine della nostra esistenza. È stato allora automatico e immediato il richiamo a dare il nostro contributo verso chi si trova in estrema difficoltà durante questi giorni di emergenza Covid19 e di contenimento sociale”. Per conoscere le attività della Onlus è consultabile il sito www.happyfamilygrajau.it
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