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  • mercoledì 30 aprile 2025

Disabilità gravissima, la Regione Lazio detta nuove regole

 


La Regione Lazio ha approvato l’aggiornamento delle linee guida regionali per la programmazione territoriale delle prestazioni assistenziali domiciliari in favore degli utenti in condizione di disabilità gravissima. Le modifiche tengono conto sia dell’incremento nella domanda assistenziale da parte degli utenti in condizione di disabilità gravissima sul territorio regionale e sono redatte in conformità a quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 novembre 2019 (riparto del Fondo nazionale per le non autosufficienze e approvazione del Piano per la non autosufficienza 2019 – 2021). Le linee guida rientrano nel quadro degli interventi messi in campo per la disabilità gravissima e il mantenimento della continuità assistenziale: in aggiunta ai 28 milioni di risorse nazionali, a marzo la Regione Lazio ha stanziato 19,3 milioni di euro per il triennio. Nello specifico, le risorse regionali per il 2020 ammontano a ulteriori 5,3 milioni di euro, mentre sia per il 2021 sia per il 2022 la somma supplementare è di 7 milioni di euro. “L’assistenza domiciliare, l’assegno di cura compreso tra 800 euro e 1.200 euro mensili (1.500 in caso di Sla) e il contributo ai caregiver tra 700 e 1.000 mensili (1.300 in caso di Sla), sono le modalità che garantiscono un concreto sostegno ai cittadini più fragili e alle loro famiglie, per migliorare la loro qualità di vita. Le politiche sociali della Regione Lazio, i cui pilastri sono contenuti nel Piano sociale, sono orientate – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali Alessandra Troncarelli – alla promozione di modelli organizzativi e di funzionamento dei servizi socioassistenziali prossimi alla persona, che garantiscano la libertà di scelta e l’inclusione nel proprio contesto di vita. Il nostro intervento di integrazione e modifica delle linee guide nasce, infatti, dalla consapevolezza che la permanenza a “casa” rappresenta la risposta assistenziale da privilegiare nell’ambito dell’offerta pubblica anche per le persone non autosufficienti in condizione di disabilità gravissima che hanno necessità di sostegno intensivo e continuativo. La crescita del fabbisogno ci ha guidati nel ridisegnare i criteri di accesso alle prestazioni al fine di ampliare la platea dei beneficiari”. 


 


 

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