Denuncia della Dia alle Camere: "“Roma sempre più al centro dei pensieri ‘economici’ delle mafie”

“La vastita’ del territorio della citta’ e la presenza di numerose attivita’ commerciali fanno della capitale un luogo favorevole per una silente infiltrazione delle organizzazioni mafiose del sud. L’area metropolitana viene considerata un mercato su cui svolgere affari, piuttosto che un territorio da controllare”. E’ quanto si legge nell’ultima relazione semestrale della Dia, che spiega come le presenze criminali autoctone siano diventate per le mafie tradizionali “il volano per intessere relazioni e rapporti affaristici di reciproca convenienza. Rapporti che non possono prescindere da una rete di professionisti e di pubblici funzionari compiacenti e necessari per la gestione e il reinvestimento dei capitali mafiosi”. Un approccio che ha “indubbiamente favorito lo sviluppo di una ‘criminalita’ dei colletti bianchi’ che, attraverso prestanome e societa’ fittizie, sfrutta il contesto per riciclare e reinvestire capitali illeciti”. Cosi’, “mentre in passato e’ stato il soggiorno obbligato a determinare lo spostamento verso nord di esponenti di Cosa nostra, della camorra e della ndrangheta, l”emigrazione’ di oggi, specie quella verso la capitale, ha certamente lo scopo di riciclare e reimpiegare i proventi illeciti conseguiti nelle aree di provenienza e di avviare nuove attivita’ criminose, principalmente legate al narcotraffico e proiettate anche verso il gioco d’azzardo”.
In particolare, le operazioni piu’ recenti hanno confermato l’operativita’ nella capitale di “‘ndranghetisti affiliati alle ‘ndrine originarie del Reggino”, mentre “Cosa nostra ha dimostrato di saper sfruttare al meglio il complesso tessuto economico della citta’ e di saper ‘fare impresa’ senza tuttavia trascurare le tipiche attivita’ criminali legate agli stupefacenti, all’usura e alle estorsioni”.
Quanto ai clan campani, l’area di maggiore interesse “resta quella costiera, sino al litorale pontino, con investimenti nella gestione di sale giochi, nelle agenzie immobiliari e nelle societa’ di servizi finanziari, cui si affiancano interessi negli appalti pubblici per lo smaltimento di rifiuti, nella realizzazione di opere edili e nell’estrazione di materia prima dalle cave”.
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