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  • mercoledì 30 aprile 2025

Dalo zaino di Anastasiya spuntavano manette di soldi. Il processore l’omicidio Sacchi

“Ho visto tirar fuori una mazzetta di soldi dallo zaino rosa che portava Anastasiya”. Così ha spiegato Simone Piromalli, sentito in qualità di testimone in una udienza del processo per l’omicidio di Luca Sacchi, davanti ai giudici della I corte d’assise della Capitale. Il personal trainer Sacchi è stato ammazzato nella notte tra il 23 e il 24 ottobre dello scorso anno con un colpo di pistola alla testa nella zona del parco della Caffarella. 


La posizione di Piromalli è stata archiviata – ha reso noto l’ufficio del pubblico ministero. A suo carico era ipotizzata la violazione della legge sugli stupefacenti. “Non pensavo potesse succedere una catastrofe. Valerio Rispoli mi chiese di accompagnarlo ad incontrare Giovanni Princi; quando poco dopo sono arrivati Luca e Anastasiya e dal suo zaino hanno estratto un rotolo di banconote – ha detto ancora Piromalli rispondendo alle domande dei pm Nadia Plastina e Giulia Guccione – Circa mezz’ora dopo è arrivato Del Grosso e ho sentito che discutevano di una trattativa per comprare marijuana. A quel punto, durante l’attesa ci siamo spostati in un pub e mentre ero dentro il locale ho sentito un rumore forte e Anastasiya che gridava in terra”. 


Poi ha proseguito: “In quel momento Princi disse a me e Simone Rispoli di andarcene via. Così facemmo e durante il tragitto ricordo di aver ricevuto una videochiamata di Del Grosso alla quale non risposi. Il giorno dopo, però, lo stesso Del Grosso si presentò sotto casa mia, accompagnato da una sua amica: mi chiese di restituirgli una tuta, cosa che feci, e nell’abbracciarmi mi disse che la sera prima era scoppiato un macello ma che lui voleva solo spaventare i presenti”. 


Sotto accusa ci sono Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, accusati di concorso in omicidio volontario insieme con Marcello De Propris, che consegnò ai due la pistola con cui è stato ucciso Luca. Per reati di droga nel giugno scorso è stato condannato Giovanni Princi a 4 anni. Sul banco degli imputati anche il padre di De Propris, Armando, accusato della detenzione della pistola, e la stessa fidanzata di Luca, Anastasiya, che nel procedimento è sia parte lesa per l’aggressione subita che imputata, con la contestazione riguardo la legge sugli stupefacenti.


 


 

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