Coronavirus: nel Lazio tutti al mare dal 29 maggio, riaprono anche palestre, piscine, case famiglie e b&b

Tutti al mare dal 29 maggio. Lo stabilisce l’ordinanza regionale firmata dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che spiega: “A decorrere dal 29 maggio 2020 sono consentite le seguenti attività economiche e produttive: le attività degli stabilimenti balneari e lacuali, sulle spiagge libere e altre attività a finalità turistico ricreativo che si svolgono sul demanio marittimo e lacuale”. Dunque dal 29 maggio via libera alle spiagge ma non solo. Semaforo verde anche per “le attività dei parchi tematici, parchi zoologici, parchi divertimento, lunapark e spettacolo viaggiante; i campeggi, villaggi turistici, aree attrezzate per la sosta temporanea”.
Dal 25 maggio aperte palestre e piscine
Semaforo verde a palestre e piscine dal 25 maggio nel Lazio. Lo stabilisce la nuova ordinanza regionale diffusa dalla Regione Lazio che consente l’apertura, per il 25 maggio appunto, di alcune attività economiche. Dunque si torna in palestra e “l’attività di somministrazione di alimenti e bevande all’interno di centri e strutture sportive, nonché dei centri ricreativi e culturali, fermo restando la sospensione degli eventi e delle competizioni sportive e la sospensione degli spettacoli aperti al pubblico in base a questo stabilito dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020” si legge nel documento che aggiunge: “fermo restando la sospensione delle attività delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica stabilito dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020 è consentita l’attività corsistica individuale (a titolo esemplificativo e non esaustivo: scuole di musica, di danza, di pittura, di fotografia, di teatro, di lingue straniere)” chiarisce l’ordinanza.
Disco verde anche a bed and breakfast e case vacanza
Il Lazio riapre dopo l’emergenza Coronavirus e poco fa un’ordinanza a firma del presidente Nicola Zingaretti “libera” alcune attività. “A decorrere dall’entrata in vigore della presente ordinanza sono consentite: l’attività delle strutture ricettive extralberghiere (guest house o affittacamere, ostelli per la gioventù, hostel o ostelli, case e appartamenti per vacanze, case per ferie, bed & breakfast, country house o residenze di campagna, rifugi montani, rifugi escursionistici, case del camminatore, alberghi diffusi)” si legge nel documento che dà il via libera all’attività “escursionistica a piedi in natura e nell’aria aperta, anche a titolo professionale, a condizione del rispetto della distanza interpersonale di due metri tra i componenti del gruppo escursionistico”.
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