Coronavirus, ecco le richieste alla Regione del Centrodestra

“Il centrodestra chiede che la Regione Lazio definisca un piano operativo per l’apertura di nuovi reparti “covid-19″, dando priorità alle strutture pubbliche e, in secondo luogo, al privato convenzionato. Se il numero di casi positivi dovesse aumentare, riteniamo necessario individuare un’altra sede che possa contenere trecento posti di terapia intensiva temporanea, pronta all’occorrenza ad essere operativa in 72 ore. Il numero di posti e i ventilatori polmonari attualmente presenti in Regione, nelle prossime settimane potrebbero non essere più sufficienti e la Regione Lazio non deve farsi trovare impreparata”. Così i consiglieri di centrodestra della Regione Lazio, in un documento di proposte per la gestione dell’emergenza covid-19 presentato alla Giunta regionale. “Proponiamo – si legge – la creazione di unità di crisi di medici esperti «Unit Covid domiciliari» per valutare il rischio clinico dei singoli pazienti sintomatici lasciati a casa, e stabilire se vi siano casi ad alto rischio, da ricoverare nelle case della salute, o ad altissimo rischio, da ricoverare in ospedale. Inoltre è strategicamente indispensabile che venga stabilita la capacità di personale medico sanitario a disposizione, e che venga predisposto un piano di allocazione del suddetto personale laddove si registri il fabbisogno. Chiediamo che ai medici MMG e PLS venga fornita un’adeguata formazione (48/72h) svolta dai colleghi che hanno operato con successo nelle prime zone rosse italiane”. “Al fine di coordinare tutte le azione in regime di emergenza, riteniamo inoltre utile l’istituzione di una task force regionale. Una cabina di regia di cui dovrebbero far parte il vice presidente, l’assessore alla sanità, il dg sanità, il responsabile del 118 regionale e un responsabile della rete delle farmacie e parafarmacie.”, concludono. “Nel Lazio è urgente attivare il monitoraggio di tutti soggetti positivi al covid-19, e di tutti quelli in quarantena obbligatoria, adottando il modello usato con successo in Corea del Sud. Attraverso gli strumenti digitali a disposizione, è possibile geolocalizzare tutti i positivi al test e le persone in quarantena per assicurare che restino in isolamento ed evitare contagi. I gestori di servizi TLC hanno dato la loro disponibilità, e sono già in grado di tracciare i propri clienti, nel rispetto della legge”. È quanto si legge in un documento di proposte per la gestione dell’emergenza covid-19, presentato alla Giunta regionale del Lazio dai consiglieri di centrodestra. “La tecnologia può aiutarci a uscire da questa situazione – prosegue il documento – è indispensabile attivare la rete di medicina generale, e dei pediatri di libera scelta, perché siano in grado di garantire da remoto, grazie alla telemedicina, le terapie necessarie a chi è in quarantena, ai soggetti a rischio e ai malati con patologie croniche, così da limitare al minimo l’accesso alle strutture ospedaliere. I MMG e i PLS, coordinandosi con le farmacie del territorio e con il personale amministrativo del sistema sanitario regionale (in lavoro agile), definiranno un piano per la distribuzione di farmaci salvavita da destinare ai pazienti che ne fanno un uso abituale, permettendo loro, soggetti a rischio, di riceverli a domicilio”. Per i consiglieri del centrodestra importante ridurre il tempo delle file ai supermercati, alle farmacie e parafarmacie, e limitare il numero delle uscite per famiglia. “Il centrodestra propone di attivare un sistema di prenotazione obbligatoria, mediante l’utilizzo di una piattaforma online, o di un’App per smartphone, per fare la spesa al supermercato e per gli acquisti in farmacia. Il sistema – spiegano – è già in fase di sperimentazione in altre regioni, e permetterà di azzerare le code mantenendo invariati gli orari di apertura e di chiusura degli esercizi commerciali”. I consiglieri regionali di centrodestra del Lazio hanno anche presentato alla Giunta regionale un documento operativo di proposte per la gestione dell’emergenza covid-19 e visti i dati registrati nelle ultime settimane, è necessario un cambio di strategia per evitare che la situazione vada fuori controllo come nel nord Italia. I consiglieri spiegano di essere “impegnati a collaborare con la Giunta per uscire dall’emergenza. È fondamentale dotare il servizio sanitario regionale di un numero congruo di tamponi e di kit per test di contagio – dicono – e sottoporre al controllo immediato, dunque senza attendere la comparsa di sintomi, medici e personale sanitario, e tutti gli individui entrati in contatto con chi è stato contagiato nei quindici giorni precedenti all’accertamento della positività al covid-19. Tale verifica riteniamo importante venga effettuata anche a tutti i professionisti, a prescindere dalla categoria di appartenenza, che in queste settimane hanno continuato regolarmente a lavorare entrando in contatto con altre persone. Sono anch’essi potenziali vittime e veicoli di contagio. Tutti i soggetti indicati, oltre ad essere monitorati, saranno censiti”. Oltre agli strumenti di diagnosi chiedono di incrementare il numero di strumenti di protezione (mascherine e Dpi). “Un ruolo di grande responsabilità verrà affidato ai direttori delle Asl. Sarà loro compito verificare sul posto l’effettiva distribuzione di tali strumenti” sottolineano. “Parallelamente la Regione Lazio istituirà un numero verde a disposizione del personale nei reparti ospedalieri, tramite il quale effettuare la richiesta di mascherine e di Dpi, oppure denunciarne la carenza. Mascherine e Dpi verranno distribuiti al personale medico sanitario delle strutture con pazienti Covid-19; al personale medico della rete dei medici di base e degli ambulatori ASL; al personale medico sanitario di tutte le altre strutture ospedaliere sul territorio regionale; al personale esterno addetto a funzioni di supporto delle strutture ospedaliere (come barellerei, facchini e addetti alle pulizie); al personale delle categorie a rischio potenziale; e a chiunque svolga un servizio di pubblica utilità”, concludono.
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