Consiglio Regionale del Lazio: “Presto una nuova legge di tutela delle botteghe storiche”
Incardinata in commissione Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, presieduta da Marietta Tidei, la proposta di legge sulla “Disciplina per la tutela e la valorizzazione delle botteghe storiche”, prima firmataria Marta Leonori. La consigliera Marta Leonori (Pd) nel suo intervento ha parlato di una legge frutto di una discussione già fatta durante il testo unico sul commercio, ma che merita una particolare attenzione perché ha una sua centralità per la tutela della sua valenza tradizionale e culturale nel territorio, soprattutto alla luce della crisi che stiamo vivendo che rischia di disperde un patrimonio di immenso valore. Dello stesso parere l’intervento del consigliere Paolo Ciani (Pd) che ha parlato di buon segno aprire il dibattito su questa norma proprio adesso che il mondo delle botteghe storiche è profondamente in crisi. A conclusione della seduta su questo tema, la presidente della commissione ha invitato i commissari a stilare un elenco sulle prossime audizioni con i soggetti interessati. Nella stessa mattinata sono stati votati gli emendamenti proposti dalla commissione Bilancio, e rinviati in commissione Sviluppo economico, per la votazione sulle “Disposizioni in materia di cooperative di comunità”. In totale 4 gli articoli rimessi a votazione e approvati all’unanimità, compreso l’art. 10 che norma sull’entrata in vigore della legge. Prima firmataria della legge è Eleonora Mattia che al termine della votazione ha parlato di una legge tempestiva per il momento storico che stiamo vivendo, perché questa legge riguarda la cittadinanza attiva. A seguire, nella stessa seduta presieduta da Marietta Tidei, sono stati votati gli emendamenti proposti dalla commissione Bilancio sulle “Disposizioni relative alle attività di tatuaggio e piercing”, prima firmataria consigliera Marta Leonori. Tra gli emendamenti, prevalentemente formali, sono stati votati e approvati all’unanimità. Tra questi viene approvato l’articolo 10 bis, proposto dalla Bilancio e che introduce la clausola valutativa.
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