Cna e le nuove chiusure: “Senza misure straordinarie impossibile restare in piedi”

La CNA di Roma ritiene che i sacrifici fatti per resistere agli effetti della pandemia dagli operatori economici attivi nel turismo, nella ristorazione, nell’artigianato, nell’organizzazione di congressi, fiere, eventi e cerimonie, così come nel cinema, nel teatro e nelle associazioni sportive, “rischino di essere stati vani a causa delle restrizioni imposte dall’ultimo DPCM”. A seguito dell’annuncio delle nuove misure, “il barlume di speranza che si era acceso con la fine del lockdown è tragicamente scomparso – spiega la Cna in una nota – Tutti gli investimenti messi in campo dagli operatori economici per ripartire non produrranno alcun effetto a causa delle nuove regole in vigore da oggi e le chiusure imposte provocheranno perdite insostenibili per la continuità aziendale. Per tutte quelle attività che avevano ricominciato a lavorare almeno di sera, come i ristoranti, il fatturato del periodo sarà vicino allo zero”. La CNA di Roma “non intende entrare nella disputa scientifica, commentando se la misura sia utile o meno a rallentare la pandemia, per quello ci sono gli scienziati che ringraziamo per il loro lavoro e che potranno indicare i percorsi migliori da attuare. Tuttavia, ci saremmo aspettati che in questi mesi la macchina pubblica si fosse mossa con la dovuta velocità, adottando provvedimenti facilmente comprensibili anche da chi, come gli imprenditori, si occupa di altro”.
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