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  • martedì 29 aprile 2025

Campidoglio: disponibili i risultati dei progetti per i giovani

 


Disponibili i primi risultati e i prodotti dei tre progetti destinati a bambine/i e adolescenti, promossi da Roma Capitale – Assessorato alla Persona, Scuola e Comunità solidale, Dipartimento Politiche Sociali – Direzione Salute e Benessere e realizzati dalla Fondazione Roma Solidale. In considerazione dell’emergenza sanitaria in atto, i progetti, in stretta collaborazione con gli Istituti Scolastici di Roma, sono stati rimodulati, avviando sperimentazioni nell’ambito della Didattica a Distanza nel periodo del lockdown e coinvolgendo docenti, famiglie e studenti nelle campagne di comunicazione “social”. 


Il progetto “Iperconnessi”, realizzato in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi del Lazio e con il contributo di IDEGO – Psicologia Digitale, ha esplorato le dipendenze da smartphone e da social media, nelle bambine e nei bambini frequentanti le scuole secondarie di primo grado e negli ultimi due anni delle primarie. L’attività iniziale di esplorazione del fenomeno ha coinvolto un primo gruppo di istituti scolastici, con particolare riferimento agli ulteriori cambiamenti innescati prima dal lockdown, e poi dalla fase di convivenza con il COVID-19. I dati e i vissuti emersi nel corso della prima fase di coinvolgimento delle scuole sono stati posti al centro di una campagna di comunicazione “social”. 


“Binge Drinking” ha portato avanti per il secondo anno, sempre in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi del Lazio e con il contributo di IDEGO – Psicologia Digitale, azioni di sensibilizzazione finalizzate a generare nuovi comportamenti responsabili e un rapporto consapevole, sano e virtuoso con le bevande alcoliche. Anche per questo progetto, la rimodulazione ha visto protagonista la campagna di comunicazione social #DivertirsiSenzaRischiare. Con il terzo progetto, “Giovani in Campo”, l’Amministrazione ha sperimentato su tutto il territorio cittadino ed in stretta connessione con gli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado la pratica del calcio solidale, allo scopo di valorizzare il Calcio come strumento di inclusione e narrazione, occasione per parlare di sessismo, razzismo e bullismo. Data l’emergenza da COVID-19, il progetto è stato rimodulato a partire dalla campagna di comunicazione #ProntiATornareInCampo: che ha coinvolto 28mila persone, mostrando come, dall’avvio dell’emergenza e con l’insorgere di particolari bisogni di “vicinanza” e “contatto”, il target di Giovani in Campo si sia esteso. La campagna, oltre ai bambini e agli adolescenti, si è estesa all’intera cittadinanza di Roma. 


“I dati che emergono dai tre progetti sono molto significativi, sia singolarmente che in relazione tra loro e ancor di più alla luce del periodo particolare che stiamo vivendo” afferma l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità solidale Veronica Mammì. “I ragazzi rischiano l’iperconnessione in età precoce e la situazione emergenziale non li aiuta, ma sia per questo problema che per l’abuso di alcol emerge la componente affettiva e sociale, dato che ci spinge ad agire in quella direzione, come amministrazioni, educatori, famiglie. Giovani in campo, infatti, ci dà la conferma che è possibile fare rete su valori positivi, proponendo riflessioni e lanciando sfide importanti ai nostri ragazzi, a cui rispondono con slancio. Ringrazio Roma Solidale, l’Ordine degli Psicologi e IDEGO – Psicologia Digitale per l’impegno in questi progetti, per la realizzazione di report preziosi per la progettazione di interventi per i nostri ragazzi”.


 

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