Blitz antidroga a Roma, guadagni per 200mila euro al mese

C’era la “ripartizione in turni”, la “determinazione di compensi e remunerazioni proporzionali al rischio”, ed anche “l’imputazione di decurtazioni salariali per sanzionare gli errori commessi”. Era organizzata come una fabbrica l’organizzazione gestita dal ‘principe’ di Tor Bella Monaca, per cui oggi i carabinieri hanno eseguito 20 arresti. Ed il livello gerarchico era poi completato dall’offerta tipica del supermarket, con guadagni “esponenziali” nel fine settimana e nelle ore notturne. Secondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia il gruppo arrivava ad incassare circa 200mila euro mensili. Il ‘principe’ N.V. era già in carcere in seguito all’aggravamento di una precedente misura cautelare. In un colloquio intercettato all’interno del penitenziario dove è detenuto ha detto: “Tutti lo sanno che il 64 è il mio”. Il riferimento è proprio al civico di via dell’Archeologia. “Ad un altro indirizzo del quartiere era operativa una altra banda – hanno aggiunto gli investigatori – Ma nessuno si calpesta i piedi. L’importante per loro è garantire l’offerta”. Poi i magistrati che fanno una prima grande rivelazione. “Ci sono i primi collaboratori di giustizia sul territorio di Tor Bella Monaca”. Lo ha detto il pm Simona Marrazza nel corso di un incontro con la stampa in Procura a Roma, riguardo gli arresti per spaccio di droga nel quartiere a ridosso della Casilina. “Sono due le persone che ci hanno aiutato a blindare le indagini che hanno portato agli arresti di oggi, si tratta di una persona arrestata in precedenti inchieste e un’altra attualmente a piede libero”, ha continuato il magistrato. Inoltre “sono oltre 350 gli episodi giornalieri di spaccio per un guadagno illecito che va dai 5 ai 20 mila euro al giorno”, ha spiegato. E poi “gli arrestati sono tutti nullafacenti e nullatenenti. Molti di loro erano ospiti od occupanti di case popolari dell’Ater”. Sempre a Tor Bella Monaca nel corso dell’indagine sono state arrestate altre 32 persone in flagranza di reato per spaccio di droga ed è stato sequestrato, nell’abitazione del boss, oltre 30mila euro.. Dall’inizio dell’anno – si aggiunge – la Direzione distrettuale antimafia di Roma, guidata dal procuratore facente funzioni Michele Prestipino, ha portato a termine almeno 15 operazioni antidroga, culminate con oltre 160 arresti di soggetti accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione dei Carabinieri alle prime luci dell’alba. Impegnati i militari del Gruppo di Frascati che hanno dato esecuzione a una ulteriore ordinanza di custodia cautelare che dispone l’arresto di 20 persone (15 in carcere e 5 ai domiciliari), emessa dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, (tutti italiani e tra cui tre donne), appartenenti a un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di sostanza stupefacente del tipo cocaina, radicata nella città di Roma con base operativa e logistica nel quartiere di Tor Bella Monaca. Le indagini, condotte dai Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca sotto le direttive della Dda, hanno consentito di accertare l’esistenza di un articolato sodalizio criminale dedito al traffico di cocaina tra le palazzine popolari di via Dell’Archeologia, con un giro d’affari pari a circa 200.000 euro mensili. L’organizzazione dell’attività di spaccio avveniva secondo un vero e proprio modello aziendale con ripartizione di turni, mansioni e compiti con vedette che avevano sia il compito di indirizzare i clienti verso i pusher che stavano nascosti tra gli androni dei palazzi per non farsi notare, e sia quello di avvisarli in caso di eventuale arrivo delle forze dell’ordine, nonché incaricati del rifornimento egli involucri di cocaina, una volta terminato il precedente rifornimento, nonché di raccogliere il provento dell’illecita attività di spaccio.
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