Bilancio Ama, resta il giallo su 18 milioni di crediti vantati con Roma Capitale. La presa di posizione di Baglio (Pd)

“L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare! La colorita espressione del grande Gino Bartali si sposa perfettamente con il bilancio Ama 2017. Scritto, bocciato e riscritto ma la Giunta non lo ha ancora adottato. Eppure il nuovo documento contabile di AMA dopo un anno e mezzo di rimpalli con il Campidoglio, ovvero gli ormai famosi 18 milioni di crediti vantati da Ama verso l’amministrazione comunale di Roma per i servizi extra nel settore dei cimiteri e che sono costati anche la rimozione dell’ex assessore Montanari e del cda guidato dal dott. Bagnacani, sembravano non essere più un problema”. Così in una nota la consigliera del PD capitolino Valeria Baglio.
Quei crediti, ricorda Baglio “sono stati inclusi in un fondo rischi inserito nel patrimonio netto della società capitolina in attesa di un confronto chiarificatore con gli uffici del Comune circa la loro esigibilità. Queste le rassicurazioni date in commissione trasparenza lo scorso 3 settembre dall’attuale A.D. Paolo Longoni che nella stessa riunione ha spiegato anche i motivi di un passivo molto più pesante registrato nel bilancio Ama 2017 e relativo alla svalutazione del Centro Carni”. Il Campidoglio, riporta Baglio “invece sembrerebbe contestare l’accorgimento contabile e chiede di nuovo all’azienda capitolina di iscrivere da subito quei crediti nelle passività 2017. Insomma, si dilatano i tempi in modo abnorme per l’approvazione del bilancio 2017 e come un elastico si allunga o si accorcia la lista della riconciliazione dei crediti vantati da AMA”.
“Siamo passati quindi, nel breve arco di tempo relativo al cambio di CdA da un bilancio in sostanziale pareggio con un contenzioso su 18 mln ad un pesante rosso di 137 milioni che condizionerà inevitabilmente il futuro industriale di AMA ad ulteriori crediti verso Ama che il Campidoglio non intende riconoscere. Sembra il teatro dell’assurdo! – secondo la consigliera Pd -. Qualcuno ha intenzione di intorbidire nuovamente le acque? Cosa vogliono davvero Raggi, Lemmetti e Giampaoletti? Dove vogliono far andare a sbattere l’azienda e i suoi 7.800 lavoratori?”.
La realtà, secondo Baglio “è che non ci sono più problemi contabili o con l’ex ad Bagnacani e forse non ci sono mai stati. Abbiamo chiesto al Presidente della commissione trasparenza Marco Palumbo di riconvocare tutti i soggetti interessati per fare chiarezza sui conti dell’azienda. E’ inaccettabile continuare a giocare con il futuro dell’AMA, dei suoi dipendenti e con il degrado e l’emergenza continua che imperversa nella capitale d’Italia”, conclude.
Commenti