All’I.C. Manzi di Roma commissariato, i genitori chiedono di allontanare il Preside

“155. 000 euro di avanzo non programmato, ben il 44% dell’avanzo totale, in crescita rispetto allo scorso anno quando era il 33% e questo in una scuola che invece avrebbe un enorme bisogno di risorse economiche”. La denuncia arriva dal comitato genitori dell’Istituto comprensivo Alberto Manzi, quattro plessi, scuola secondaria e primaria, nel quartiere Pigneto a Roma. La scuola è finita in esercizio provvisorio dopo che il Consiglio d’Istituto ha bocciato il programma annuale 2020 con 15 voti contrari su 17. E’ stato quindi nominato un commissario ad acta.
“A nulla è servito – spiega il comitato genitori – chiedere alla dirigente scolastica Dolores Marrone che anche solo una piccola parte delle risorse fosse destinata, a nulla è servito immaginare soluzioni per scongiurare responsabilmente un voto negativo e l’esercizio finanziario provvisorio. La risposta è sempre stata negativa, opponendo la ragione di una prudenza contabile, incomprensibile sia rispetto alle esigenze della scuola che ha un imponente saldo di cassa di quasi 300mila euro”. E ora tutti i genitori dei 4 plessi stanno raccogliendo firme a supporto di una richiesta di sostituzione dell’attuale dirigenza scolastica.
“I nostri figli hanno una scuola con un tesoretto di 155.000 euro ma lo vedranno mai utilizzato?”, si chiede Massimo Garofalo presidente del Comitato genitori che ha interessato l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Assessore alla scuola della Regione Lazio Claudio di Berardino per chiedere un incontro. “Troppe le risorse avanzate non programmate e non spese – scrive il comitato – con molti ritardi nei pagamenti e nello stesso utilizzo delle entrate destinate (tra tutte, il contributo volontario che riguarda direttamente i genitori). In una scuola che ha urgente bisogno di interventi a sostegno della didattica, della progettualità e delle strutture (cortili, giardini palestre e campi da gioco versano in condizioni di totale insicurezza) non è stato possibile avere una destinazione sia pure prudentemente parziale di questa ingente somma e questo nonostante le tante proposte elaborate dal consiglio d’istituto, da docenti e genitori insieme”.
Sotto questa gestione dirigenziale – ricorda ancora il Comitato – recentemente si sono persi importanti finanziamenti europei a sostegno della didattica come lo studio delle lingue e per dare impulso alla messa in sicurezza del plesso di scuola secondaria De Magistris – interessato da contaminazione di guano e amianto – il Comitato è stato costretto a minacciare il ricorso alla ASL per tutelare la salute di studenti e personale scolastico.
Già lo scorso anno, il Consiglio di Istituto aveva votato a fatica, con molte astensioni, il Programma Annuale (che aveva 77.00 di avanzo non programmato) e il Conto Consuntivo. Quest’anno ci si attendeva un cambio di passo che purtroppo non c’è stato, anzi le cose sono sensibilmente peggiorate.
“Il rapporto della preside con i genitori – spiega il comitato – è inesistente: tempi di attesa lunghissimi per poter presentare le proprie istanze, risposte che non arrivano mai o che, quando arrivano, non si producono nella effettività. Dal suo insediamento, la preside ha reso sempre più sterili i rapporti con i vari organi collegiali, in primis il Consiglio d’Istituto ma anche con il collegio docenti, per quanto a conoscenza del Comitato Genitori”.
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