Coronavirus, Ippolito (Spallanzani): fatti grandi passi avanti

Pur se con “posizioni non sempre omogenee” la scienza in questa emergenza coronavirus “si è evoluta con grande rapidità”. Lo ha detto a Mezz’ora in più su Rai3, il direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito.
Ippolito ha poi spiegato che sul fronte coronavirus la scienza ha fatto grandi passi avanti “anche se non sempre ha assunto posizioni omogenee” e che “per quanto riguarda i farmaci non e’ andata bene, alcuni sono stati fatti passare come risolutivi. E invece l’Italia, tramite una nuova guida all’Aifa, ha rimesso in piedi un nuovo modello per valutare i farmaci avviando una serie di sperimentazioni”. “La conoscenza è aumentata moltissimo in questo periodo – ha osservato – si sono fatti veramente grandi passi avanti, si è arrivati ad avere avanzamenti in termini di patogenesi, di conoscenza, sono stati messi a punto sistemi di monitoraggio, sviluppati test diagnostici. Non è andata così bene con i farmaci, bisogna dire che al momento molte situazioni dette comne risolutive non lo sono, ma ciò è servito, in Italia, grazie a una nuova aria che gira in Aifa con un nuovo direttore, un nuovo modello per valutare i farmaci e per avere un progresso rapido e ottenere valutazioni nell’arco di 48-72 ore”. “Calano i ricoveri in terapia intensiva e i decessi? Ma questa è gente che si è infettata nelle precedenti due settimane. Adesso dobbiamo mantenere questo trend. I ricoveri in terapia intensiva calano – ha spiegato – perchè man mano che si conosce meglio la malattia si approccia in maniera più corretta, quando necessaria la terapia intensiva è l’unica vera terapia salvavita, e poi perchè si applicano criteri di accesso alle terapie intensive che sono anche più razionali”. “Non dobbiamo pensare che se due giorni scendono i ricoveri in terapia intensiva possiamo dire ‘tutto bene madama la marchesa’ e ricominciamo tutto come prima”, ha chiarito.
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