Viterbo, sfruttavano lavoratori stranieri. Arrestata intera famiglia

Occupazione di lavoratori stranieri clandestini, estorsione aggravata, violenza o minaccia per costringere a commettere un reato e sfruttamento aggravato della manodopera. Per queste accuse, a seconda delle singole posizioni, un intero gruppo familiare specializzato nell’allevamento di pecore, è stato arrestato a Viterbo dai carabinieri del comando provinciale, coadiuvati dal Nucleo Ispettorato Lavoro di Viterbo e dal Nucleo Elicotteri CC di Roma-Urbe. In particolare gli investigatori hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare per quattro persone, marito, moglie e due figli.
Gli accerttamenti sono stati avviati dopo il ritrovamento in una strada di Ischia di Castro del cadavere di un cittadino straniero. Le indagini – si spiega in una nota – hanno consentito agli investigatori di far luce sulla gestione di un complesso aziendale, specializzato nell’allevamento di ovini e produzione di latte e lana, attraverso un sistema di gravissimo sfruttamento – anche attraverso intimidazioni e vessazioni – della manodopera soprattutto straniera. Oltre ai provvedimenti restrittivi, il gip ha disposto il controllo giudiziario, attraverso la nomina di due amministratori, delle cinque aziende gestite dagli indagati.
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