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  • lunedì 5 maggio 2025

Scuola aperta e chiusa a Prati, la protesta dei genitori

  


Sono tornati in classe il primo giorno di apertura, il 14 settembre, ma dopo qualche ora di lezione sono rientrati a casa. Per gli studenti dell’istituto di istruzione secondaria di primo grado Parco della Vittoria, a Roma, nel quartiere Prati, e’ partita infatti la turnazione delle presenze. Una soluzione adottata da molti dirigenti scolastici per ovviare al problema degli spazi, che ha provocato pero’ le proteste dei genitori. Questa mattina un piccolo gruppo di mamme e papa’ si e’ riunito davanti alla sede di Via Mordini, il plesso ‘Gioacchino Belli’, per chiedere risposte alla dirigente scolastica, Carla Costetti. “Ieri mio figlio ha iniziato le lezioni ma adesso non andra’ a scuola fino a mercoledi’ prossimo”, racconta una mamma. Secondo il racconto dei genitori, infatti, gli studenti e le studentesse la prossima settimana entreranno una sola volta: il 23 le seconde classi, il 24 le terze e il 25 le prime. “Questo piano ci e’ stato comunicato solo ieri- afferma un’altra mamma- la didattica a distanza non e’ stata attivata, non c’e’ programmazione, non c’e’ comunicazione, non c’e’ nulla”. Ma davanti al plesso di Via Col di Lana, lo stesso frequentato anche dal figlio del premier Giuseppe Conte, qualcuno prova a smorzare le polemiche. “C’e’ una turnazione a causa della mancanza di spazi, certo la situazione non e’ ottimale, ma aspettiamo e vediamo cosa succede nelle prossime settimane, e’ una situazione comune a tante scuole- commenta una mamma- io sono solidale con il personale scolastico. Certo, se la situazione dovesse continuare cosi’, a perdere saranno soprattutto i ragazzi”. Poco poi di 1.500 gli alunni dei due plessi, un numero in crescita rispetto agli anni scorsi. “Si poteva almeno evitare di aumentare le sezioni fino alla R- aggiunge un papa’- molti di noi stanno pensando di far cambiare scuola ai nostri figli per spostarli alle private”. La dirigente scolastica incontrera’ i rappresentati di classe questo pomeriggio in streaming, ma per molti genitori e’ gia’ tardi. “Cosi’ non viene tutelato il diritto allo studio dei ragazzi- dicono- sicuramente ci sono problemi legati alla mancanza di banchi e dell’organico, ma in altre scuole si sono organizzati tempestivamente. Qui si sono svegliati adesso. E noi genitori navighiamo a vista”.


 

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