Vicebrigadiere assassinato, i legali dei due presunti colpevoli fanno ricorso al Tribunale del Riesame

Ricorso al riesame per Finnegan Lee Elder così come per Christian Gabriel Natale Hjorth, i due giovani statunitensi accusi dell’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Stamane i difensori di Elder hanno formalizzato nella cittadella giudiziaria di piazzale Clodio l’istanza ai giudici della libertà, così come avevano già fatto nei giorni scorsi quelli di Hjorth. Secondo quanto si è appreso nelle richieste al tribunale non è compresa quella di sospensione dei termini feriali. Questo fatto permetterà al collegio di fissare l’udienza di dibattimento a settembre, alla ripresa dell’attività giudiziaria. Intanto, in attesa di questo passaggio c’è un cambiamento anche nelle versioni dei fatti: "Elder ci ha detto che aveva paura di essere strangolato, di essere oggetto di un’aggressione da parte di Cerciello quella notte, non sapeva che fosse un carabiniere".
A darne notizia gli avvocati Roberto Capra e Renato Borzone , legali di Finnegan Lee Elder, il ragazzo americano reo confesso dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Elder non ha ribadito la confessione al Gip. "Stiamo conducendo una serie di accertamenti per stabilire con esattezza la dinamica di quanto è accaduto quella notte sul luogo dell’omicidio e non è escluso che, aldilà delle persone direttamente coinvolte, possano esserci dei testimoni che possano aiutare a chiarire la vicenda". È quanto afferma Roberto Capra, legale di Finnegan Lee Elder, il giovane americano accusato di aver accoltellato e ucciso a Roma il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. "Ci auguriamo che la Procura riesca ad acquisire tutte le immagini della videosorveglianza in strada, affinché venga fatta piena luce sul caso", ha aggiunto l’avvocato.
Intanto la famiglia da San Francisco ha fatto sapere tramite un legale di auspicare che "la verità venga fuori e nostro figlio torni presto a casa". "Abbiamo l’impressione che l’opinione pubblica abbia avuto un resoconto incompleto della verità degli eventi", ha letto l’avvocato Craig Peters davanti alla casa degli Elder a San Francisco. Gli stessi genitori di Elder hanno assistito alla lettura della nota, al termine della quale il legale non ha accettato domande.
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