Vaccino antinfluenzale, buco nell’acqua al ministero della Salute. Nessun accordo

Si è svolto un nuovo incontro tra i rappresentanti del Ministero della Salute e di FOFI, Federfarma e Assofarm per discutere della disponibilità dei vaccini antinfluenzali nelle farmacie di comunità. “I rappresentanti dei farmacisti e delle farmacie – informa una nota congiunta – hanno naturalmente convenuto sulla necessità di assicurare la massima copertura possibile contro l’influenza stagionale alle categorie a rischio – bambini, anziani e malati cronici. Hanno altresì ribadito l’importanza di poter garantire, ai fini di limitare la circolazione del virus influenzale, analoga copertura alla popolazione attiva: le persone che ogni giorno si recano al lavoro, frequentano i mezzi pubblici e hanno una più intensa vita di relazione. E’ senz’altro un fatto positivo che le Regioni abbiano deciso di destinare una parte di vaccini alle farmacie, ma la quantità prevista -circa 250.000 dosi – è assolutamente insufficiente a raggiungere questo obiettivo, soprattutto quest’anno, quando si prevede un notevole aumento della richiesta, che potrebbe raggiungere 1,5 milioni di dosi rispetto a una media di circa un milione. Il Ministero ha convenuto sulla correttezza di queste osservazioni e ha attivato i dovuti canali per trovare entro i prossimi giorni una soluzione che consenta di rispondere ai bisogni della popolazione non compresa nelle categorie a rischio. FOFI, Federfarma e Assofarm ringraziano il Ministro Speranza per l’impegno dimostrato e auspicano che si giunga al più presto a una conclusione positiva a vantaggio innanzitutto della tutela dei cittadini”.
L’incontro arrivava all’indomani del via libera da parte della Conferenza Stato-Regioni alla re-distribuzione delle Regioni solo per l’1,5% dei prodotti già acquisiti dal Ssn per la prossima campagna vaccinale. Una quota ritenuta insufficiente da Federfarma, Fofi e Assofarm. E “completamente inadeguata” anche per il segretario di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso che, in un post su Facebook, sottolineava come “lo scorso anni siano state acquistate in farmacia direttamente dai cittadini circa 900.000 dosi di vaccino. Quest’anno giustamente la previsione era parecchio più alta per le giuste campagne che invitano tutti a vaccinarsi contro influenza in un anno difficile a causa del Covid e delle complicazioni che bisogna assolutamente evitare per non intasare gli ospedali. La risposta delle regioni è di rendere disponibili in farmacia 250.000 dosi, circa un quarto dello scorso anno”.
“Nei prossimi giorni – aveva fatto sapere Gaudioso – aspettiamo i risultati della nostra richiesta di accesso civico fatta alle regioni per sapere quando, quanto e come ci si è approvvigionati di vaccini. Così sapremo chi ha fatto il proprio dovere. Non possiamo trovarci in queste condizioni alla vigilia della campagna vaccinale più importante degli ultimi decenni”.
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