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  • lunedì 28 aprile 2025

Una sola dose, è sicuro e non ha dato effetti indesiderati. Ecco Reithera Cov-2, il nuovo vaccino italiano

 


Come funziona il vaccino anti Covid italiano, quante dosi servono e cosa cambia rispetto ai vaccini Pfizer e Moderna? A spiegarlo nel corso della presentazione dei risultati della Fase 1 della sperimentazione del ReiThera Grad-Cov2 allo Spallanzani di Roma è Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Inmi.  "Abbiamo iniziato la sperimentazione del vaccino il 24 agosto e a 21 giorni non è stato osservato nessun evento avverso. Ci sono stati effetti indesiderati nel sito di iniezione - ha detto -, ma assolutamente rientrati senza la necessità di intervento medico e minori rispetto ai vaccini di Pfizer e Moderna. Il vaccino produce anticorpi neutralizzanti" rilevabili nel 92% delle persone vaccinate e "usato in emergenza basta una sola dose". "Puntiamo a sviluppare 100 mln dosi di vaccino per anno. Il vaccino è stabile ad una temperatura tra 2 e 8 gradi", ha detto la presidente dell’azienda Reithera sviluppatrice del vaccino italiano, Antonella Folgore.


"Abbiamo arruolato 100 persone e 45 sono state vaccinate con dosi diverse e tutti sono arrivati alla fine per la valutazione di sicurezza: il vaccino non ha avuto alcun avvento avverso grave nei primi 28 giorni dalla vaccinazioni, un risultato migliore rispetto a Moderna e Pfizer che hanno avuto effetti indesiderati. Il picco di produzione di anticorpi a 4 settimane resta costante ed il vaccino è ad una sola dose". Lo ha detto il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito alla presentazione dei risultati della Fase 1 della sperimentazione del Vaccino GRAd-CoV2 di ReiThera. In questa fase 1 il vaccino Reithera "ha dimostrato di essere sicuro, di avere capacità di indurre risposta immunitaria degli adulti e la risposta è simile a quella di altri vaccini con due dosi. Il 92,5% dei vaccinati ha avuto livello di anticorpi rilevabili e con una singola dose abbiamo risultati in linea con Moderna e Pfizer", ha aggiunto Ippolito alla presentazione dei dati fase 1 del vaccino italiano ReiThera. I livelli di anticorpi, ha detto Ippolito, "sono coerenti con uno schema di somministrazione singola e verosimilmente potranno aumentare con altre dosi. ora ci aspetta la fasde 2 per la quale è necessario l’impegno dello Stato".


"Il 92,5% dei vaccinati ha sviluppato anticorpi rilevabili. Comparando i dati di questo studio con Moderna e Pfizer siamo in linea e ci aspettiamo la capacita del vaccino di prevenire la malattia sostanzialmente come gli altri vaccini. Il protocollo lo sottometteremo alle agenzie regolatorie in tempi brevi e ipotesi è di chiudere fase 3 entro l’estate", ha spiegato il direttore scientifico dello Spallanzani Ippolito.


"Confrontando i dati del vaccino italiano ReiThera con i dati dei vaccini anti-Covid di Moderna e Pfizer - ha spiegato ancora Giuseppe Ippolito -, vediamo che con una singola dose abbiamo risultati assolutamente in linea. Ma quale sarà il dosaggio finale lo decideremno alla fine di tutte le fasi di sperimentazione".


 

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