Troppi misteri per la ’confessione’ dell’ultras laziale e neofascista

Passamontagna in testa, una pistola 357 magnum in mano, alle spalle un poster di "Opposta Fazione". Appare così su Youtube Fabio Gaudenzi, ultras ed esponente dell’estrema destra di Roma, molto vicino all’ex militante dei Nar Massimo Carminati, condannato a quasi 3 anni processo d’appello su Mafia Capitale. "Mi sto consegnando al questore e parlerò del mandante dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli (detto Diabolik ndr)", ha detto nel video. Sono troppi i misteri di questo ennesimo episodio legato al neofascismo ed al tifo degli ultras romani. Gaudenzi, dopo il fermo, ha chiesto anche di poter essere ascoltato da Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro e uomo di punta della magistratura nella lotta alle mafie ed in particolare alla ’ndrangheta. Prima di essere bloccato dali agenti della Squadra Mobile romana, Gaudenzia aveva registrato un video con un pugno un revolver di grosso calibro: "Dal 1992 appartengo a un gruppo elitario di estrema destra denominato ’I fascisti di Roma nord’ con a capo Massimo Carminati", aggiunge Gaudenzi nel video, elencando i nomi di "Fabrizio Piscitelli, Luca e Fabrizio Caroccia, Maurizio Boccacci, Riccardo Brugia e Massimo Carminati". Il video è stato poi acquisito dalla procura di Roma. Gaudenzi è stato arrestato dalla polizia per possesso di armi da guerra. A casa di Fabio Gaudenzi gli agenti hanno trovato un revolver 357 e una mitraglietta. A chiamare le forze dell’ordine è stato un vicino di casa spaventato da colpi di arma da fuoco provenienti dall’appartamento di Gaudenzi. Sul posto sono arrivati i carabinieri, ma - a quanto riferito - l’uomo avrebbe chiesto espressamente di poter parlare con i poliziotti della Squadra Mobile che, dopo essere arrivati sul posto, lo hanno arrestato.
Commenti