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  • lunedì 28 aprile 2025

Strage alla discoteca di Corinaldo, c’è un Docufilm e un Manifesto

 


Lacrime e ricordi, verità giudiziarie in parte cristallizzate (la condanna in primo in grado dei sei della banda dello spray) e altre ancora da definire (le autorizzazioni per il locale, per le quali la Procura di Ancona ha chiesto in questi giorni una serie di rinvii a giudizio). Due anni dopo la strage della discoteca Lanterna azzurra di Corinald, con la morte di cinque adolescenti e di una mamma, schiacciati dalla calca all’uscita del locale, è nato su iniziativa del Cogeu (Comitato Genitori Unitario), il "Manifesto del divertimento in sicurezza".  Un docufilm, in uscita oggi, racconta come è nato e come si è sviluppato questo vero e proprio patto di "corresponsabilità" tra gestori, genitori e ragazzi. E’ la storia di una rinascita e di una riflessione di un gruppo di adolescenti presenti quella sera, in cui ci furono anche 200 feriti: "Parlare nel silenzio, nascita di un manifesto" il titolo del docu, diretto dal regista Tommaso Luzi e voluto dal Cogeu: i ragazzi stessi si raccontano, all’interno della discoteca MamaMia di Senigallia. Si parla di cosa è stato fatto da allora, per evitare altre tragedie, mettendo in luce, oltre al ricordo di chi non c’è più, l’atteggiamento positivo e costruttivo delle persone coinvolte che da un’esperienza dolorosa hanno saputo trarre l’opportunità di realizzare una serie di progetti utili alla loro generazione.   Il Manifesto è stato redatto con la collaborazione di OneDay e ScuolaZoo.


 

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