Stati generali dell’informazione e dell’editoria: Lozzi (Odg Lazio) "Crimi ha le idee chiare ma ora servono i fatti"

“Oltre la crisi: le proposte dei giornalisti per cambiare passo”. E’ stato questo il leit motiv che nell’ultima giornata degli stati generali dell’informazione e dell’editoria presieduta dal Sottosegretario Vito Crimi che ha incentrato il suo intervento sulla crisi che attanaglia il settore. "C’e’ una crisi del settore, ma ci sono anche opportunita’ di crescita. Se c’e’ una crisi, lo Stato deve fare la sua parte per consentire che questa crisi venga superata e ridurre il danno. Nessuno pero’ deve pensare che lo stato possa sostituirsi integralmente al mercato". Molti, forse troppi, tra i giornalisti presenti hanno ignorato il tema dell’incontro, preferendo in troppi raccontare le loro personali esperienze professionali. Non è stato così, invece, per altri. Il Consigliere regionale pubblicista dell’Ordine del Lazio, Maurizio Lozzi, del Gruppo Gino Falleri non ha avuto remore nell’affermare che oggi nel giornalismo “l’Italia è una repubblica sfondata sul lavoro”, delineando per il superamento di questa condizione, alcune semplici e praticabili idee che potrebbero sul web offrire concrete opportunità per consentire ai colleghi proprio di cambiare passo. Lozzi ha suggerito di cominciare “a scrivere non solo in italiano, ma anche in inglese – visto che è la lingua del web – perché questo aprirebbe a un nuovo universo in cui proporsi professionalmente” e provare ad essere “agenti di cambiamento” iniziando a sperimentare nuove grammatiche del racconto come “il giornalismo immersivo o la realtà aumentata”. Sui fondi per l’editoria, specie quei contributi alle agenzie di stampa, Lozzi ha poi voluto precisato che questi debbano essere destinati “solo a editori che assumono giornalisti” e non ad altri operatori che dell’occupazione nel settore non hanno considerazione. Vanno rivisti i requisiti per accedere a dette sovvenzioni.
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