Stabili le condizioni dei nostri 5 militari feriti nell’attacco terrorista in Iraq

Restano "stabili" le condizioni dei cinque militari italiani feriti nell’attentato nel Kurdistan iracheno. Tre di essi sono in condizioni più gravi (due hanno riportato serie lesioni alle gambe, che hanno comportato delle amputazioni parziali, ed uno è stato operato per una emorragia interna) e sono ricoverati in un ospedale militare a Baghdad. Non appena le loro condizioni permetteranno uno spostamento verranno rimpatriati. Nel frattempo continuano gli accertamenti sulla dinamica di quanto accaduto, sul quale la procura di Roma ha aperto un’inchiesta per attentato con finalità di terrorismo e lesioni gravissime. Le indagini sono state affidate dal pm Sergio Colaiocco ai carabinieri del Ros. Resta comunque assolutamente coperta dal segreto militare la posizione geografica dell’attentato in cui sono stato coinvolti i nostri militari. Si tratta di una procedura che si applica nel caso venissero coinvolti reparti d’elitè, così come è accaduto in questa occasione. Non è dato infatti neppure a sapere in che tipo di operazione erano coinvolti i nostri militari. Nella giornata di lunedì da registrare anche le parole di Federica Mogherini, Alto Rappresentante Ue per gli Esteri: "Abbiamo seguito con grande preoccupazione l’attacco ai militari italiani in Iraq e seguiamo da vicino gli sviluppi".
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