Speculazioni on line nella vendita di mascherine, esposto all’Antitrust

Non si arresta la vendita di mascherine Covid19 su i social e viene presentata denuncia all’Antiturst per questo. Nei giorni successivi al 9 marzo infatti Facebook, Amazon, Ebay e Google hanno ufficializzato la stretta su tutti gli annunci pubblicitari relativi alle mascherine per uso medico. Un divieto temporaneo stabilito per contrastare le speculazioni sui dispositivi sanitari durante questo periodo di emergenza da Covid-19. Su alcuni di questi giganti del web però, ed in particolare su alcuni social network, il divieto sembra non essere stato abbastanza stringente. SocialCom, agenzia di comunicazione digitale con base operativa a Roma e Milano, nel monitorare la rete ha scovato una serie di pagine create tra febbraio e marzo che in questi giorni continuano a promuovere la vendita online delle mascherine a prezzi esorbitanti. Un’operazione che appare studiata e organizzata a tavolino, con una serie di shop online creati durante lo stesso periodo e organizzati per promuovere e vendere solo questi particolari dispositivi sanitari. Una speculazione continua, che non sembra arrestarsi nonostante le diverse segnalazioni e commenti che arrivano tutti giorni dagli utenti che visualizzano la promozione nel proprio feed Facebook. Il prezzo di questi prodotti risulta ovviamente molto gonfiato: si parte da 6/7 euro per arrivare addirittura a 20per il singolo pezzo. Inoltre, la maggior parte dei prodotti proposti, non risulta nemmeno essere tra i dispositivi effettivamente in regola per la protezione personale durante questa particolare emergenza. Per questo motivo, SocialCom ha deciso di offrire il suo contributo a questa particolare situazione, impegnandosi a denunciare all’AntiTrust tutti questi canali che continuano a speculare indisturbati, attraverso queste piattaforme digitali. “Le piattaforme digitali non possono assolutamente consentire questo tipo di speculazioni, perché incidono il rapporto di fiducia con gli utenti. Chiaramente è molto difficile monitorare milioni di post, ma queste operazioni di speculazione bieca sui bisogni e le paure della gente, non possono essere tollerate”, spiega Luca Ferlaino, fondatore di SocialCom. L’agenzia, inoltre, ha pubblicato sul suo sito www.socialcomitalia.com una lista di queste pagine in modo da renderle disponibili agli utenti per la segnalazione al social network. Infine, chiunque si imbattesse in altre pagine di questo tipo potrà scrivere una mail a info@socialcomitalia.com, che si occuperà di darne comunicazione all’AntiTrust e di inserirle nella lista per le segnalazioni.
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