Siri: “Mai preso un soldo. M5s mi usano come carne da macello”
Non pensavo che fare politica fosse così pericoloso”. Il sottosegretario alle Infrastrutture, Armando Siri, leghista, in una intervista al Corriere della Sera si dice “provato, seccato, sconcertato” per la vicenda giudiziaria che lo vede accusato di corruzione per una mazzetta da 30.000 euro che avrebbe intascato dall’impreditore Paolo Arata per ‘facilitare’ un emendamento sulle fonti rinnovabili.
Siri riferisce di “non aver mai preso un soldo da nessuno”, “non so nulla di questa storia”. E spiega di avere avuto rapporti con Arata pensando che fosse “un docente specchiato. Tutti lo stimano, è stato anche commissario straordinario dell’Enea, ha partecipato a convegni della Lega come docente esperto. Cosa ne so io se questo è un faccendiere?”. Infine i risvolti politici e l’uso della vicenda che il M5s farà per la campagna elettorale.
“Usano me come carne da macello”.
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