Si pensa al lockdown e si interviene sulle Regioni. Mezza Italia è già zona rossa

Il lockdown, a meno di altre decisioni improvvise del Governo per l’intero territorio nazionale, potrebbe riguardare, entro questo fine settimana almeno 14 Regioni. Oltre naturalmente alla Provincia Autonoma di Bolzano. Potrebbero infatti passare dall’attuale regime di zona gialla a zona rossa anche Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto entro la fine della settimana potrebbero essere 14 le Regioni, oltre alla provincia di Bolzano, che seguirebero Abruzzo, Basilicata, Liguria e Toscana, Sicilia e Puglia, assieme a Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Per ora l’ipotesi di un nuovo lockdown totale "non esiste", non è sul tavolo, ripetono come un ‘mantra’ fonti di governo e maggioranza aggiungendo che si vuole attendere di vedere gli effetti del Dpcm del 3 novembre sulla curva dei contagi e solo allora si deciderà, anche se c’è chi ha già messo una data nel calendario per il blocco totale ed è il 15 novembre. Gli stessi scienziati frenano, tanto che il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli parla di "decelerazione" della curva, "frutto delle misure già poste in essere", e quello dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro di "segnali incoraggianti". Anche se sono proprio i medici ad insistere: dopo Anelli, ad invocare il ’tutto chiuso’ è stato infatti il presidente della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) Silvestro Scotti: "Serve una zona rossa in tutta Italia - dice - Mi pare assurdo che questo si sia deciso nel momento in cui il nord aveva percentuali di contagio così importanti e oggi si stia rimandando a questa barzelletta del puzzle". Il dato di fatto è però che già ora in mezza Italia sono chiusi bar e ristoranti e non ci si può spostare dal proprio comune. Se si aggiungessero le 4 regioni indicate dall’Istituto superiore di Sanità, resterebbero in zona gialla solo Lazio, Molise, Marche e Sardegna, oltre alla provincia di Trento.
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