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  • martedì 8 luglio 2025

Shoah, Roma e la Regione Lazio non dimenticano

"Oggi ricordiamo il 16 ottobre 1943, il rastrellamento del ghetto e la deportazione degli ebrei di Roma. Una data che ferì la nostra città e la comunità ebraica romana. Roma non dimentica la tragedia della Shoah, perché senza memoria non c’è futuro". Così la Sindaca di Roma, Virginia Raggi, alla cerimonia in ricordo delle vittime del Ghetto ebraico e dei deportati al Tempio Maggiore. Poi Leodori vicepresidente della Regione Lazio: ““Il rastrellamento degli ebrei di Roma è una data indelebile, un dramma che deve vivere oggi più che mai nelle memorie e nelle coscienze di tutti. Ricordare quella operazione di calcolato sterminio è un dovere non solo per rendere omaggio a chi perse la libertà e la vita, per la comunità ebraica di Roma, ma anche per i più giovani che a volte sono attratti da cattivi maestri. L’antisemitismo è un virus malefico – conclude Leodori – che va combattuto e fermato con determinazione”. Ed ancora Buschini Presidente del Consiglio regionale del Lazio: “Il 16 ottobre del 1943, 1024 abitanti del quartiere ebraico di Roma vennero deportate dai nazi-fascisti, verso i campi di sterminio. Persero prima la libertà, poi la vita. Una follia che fu anche l’epilogo delle leggi razziali applicate in Italia qualche anno prima. Rendere omaggio a loro, al dolore, alla ferita che subì Roma, la comunità ebraica e l’umanità, è un dovere. Non possiamo e non dobbiamo dimenticare anche perché i semi dell’antisemitismo, come dimostrano tanti episodi – conclude Buschini – anche recenti a pochi passi da casa nostra, e il pensiero va alla tragedia di Halle, sono ancora vivi”.


 

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