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  • mercoledì 30 aprile 2025

Sea Watch 3, la Comandante Carola cerca di giustificarsi: “Non volevo colpire la motovedetta della Gdf”. Tra poche ore la decisione del Gip. Salvini: “Pronti ad espellere la ricca fuorilegge tedesca”

Ancora una notte per capire quale sarà il destino giudiziario della Comandante Carola Rackete. Il Gip, Alessandra Vella, al termine del lungo interrogatorio della giovane donna, si è riservato di decidere e lo farà. Probabilmente, nella mattinata di martedì. Intanto ci sono le prime parole della Rackete davanti al magistrato, parole che sembrano cercare una via di fuga di fronte a quanto accaduto nel Porto di Lampedusa: "Credevo che la motovedetta della Guardia di Finanza si spostasse, non volevo colpirli". La comandante della nave della Ong è sotto accusa per aver violato il divieto di entrare in porto e per aver speronato una motovedetta delle Fiamme Gialle durante l’attracco. La Guardia di Finanza, al momento dell’arresto in flagranza, le ha contestato anche il rifiuto di obbedienza a nave da guerra, la resistenza o violenza contro nave da guerra e la navigazione in zone vietate. Contestato anche il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Tra gli altri reati ipotizzati, ma ancora non formalmente contestati, quelli legati al delitto di naufragio. Senza anticipare nulla, rispetto all’orientamento del Gip, con ogni probabilità la Rackete potrebbe essere espulsa dal nostro Paese e sul punto è interventuto il ministro dell’Interno, Salvini: "Dalla giustizia mi aspetto pene severe per chi ha attentato alla vita di militari italiani e ha ignorato ripetutamente le nostre leggi. Dagli altri Paesi europei, Germania e Francia in primis, mi aspetto silenzio e rispetto. In ogni caso, siamo comunque pronti ad espellere la ricca fuorilegge tedesca". 


 

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