Riflettori sullo studente egiziano rientrato in patria dall’Italia e arrestatto
“Il Ministro degli Esteri Di Maio, per il tramite dell’Ambasciata d’Italia al Cairo, segue da vicino e fin dal primo momento il caso dello studente egiziano Patrick George Zaki. Fonti della Farnesina riferiscono che “l’Italia ha chiesto l’inserimento del caso all’interno del meccanismo di “monitoraggio processuale” coordinato dalla Delegazione dell’Unione Europea in loco che consente ai funzionari delle Ambasciate UE di monitorare l’evoluzione del processo e presenziare alle udienze.
“L’Italia continuerà a seguire il caso sia tramite il coordinamento con i partner internazionali che attraverso gli altri canali rilevanti”.
Il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury, aveva annunciato su Twitter l’arresto dello studente al master GEMMA di Bologna da parte delle autorità egiziane. Zaki, scomparso per alcune ore al suo arrivo al Cairo, si trova ora agli arresti nella città natale di al Mansoura, ha riferito Noury.
Un tweet del ministero dell’Interno egiziano ha confermato intanto che Patrick George Zaki, attivista che studia all’Università di Bologna, è stato arrestato su mandato della procura generale e posto in custodia cautelare per 15 giorni. Riferendosi a "informazioni pubblicate su qualche sito sospetto delle reti sociali", il dicastero ha smentito che Patrick sia italiano e ha affermato che ha "nazionalità egiziana".
’’Il mio Ministero si è subito attivato insieme all’università di Bologna per ricostruire la situazione dello studente Zaky. Lo studente è stato selezionato nell’ambito di un master europeo tenuto da università di diversi paesi. Insieme al Ministro Di Maio stiamo operando tramite i canali diplomatici per reperire informazioni certe e trasparenti e verificare la situazione in maniera accurata nel rispetto dei diritti della persona’’. Lo dice Gaetano Manfredi, ministro dell’Università e della Ricerca scientifica.
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